Novella di Gasparo e Briseida

Novella appartenente a: I Diporti - Diporti 10

Rubrica

Gasparo, figliuolo del conte di Saluzzo, amorosamente Briseida, figliuola del marchese di Monferrato, si gode: per la qual cosa la morte dal detto marchese ne riceve; ond’ella per vendetta trova modo che il conte di Saluzzo lei similmente di vita priva.

Incipit

Fu, già molti anni ha, un marchese di Monferrato, il cui nome era Lodovico, uomo veramente tanto saggio, così giusto e così cortese, ch’offuscata non solamente con la sua luce teneva quella di quanti duchi e altri gran signori al suo tempo vivevano, ma ancora toglieva alle persone la memoria e la ricordanza di chiunque valoroso uomo fusse giamai stato per lo adietro.

Explicit

L’infelice marchese tristo viveva per non aver figliuoli, e non sapendo altro pregava per la sua ruvina e disonore: e poteva per tanti doni avuti di sopra senz’altro cercare vivere felice; dove, per quello in cui egli stimò esser posta la somma sua felicità, così doloroso e misero morì, che di sé lasciò tutto il mondo di compassione ripieno.

Bibliografia

 

Narratore

Il Badovaro [Francesco Badoer]

Trama

Lodovico, marchese di Monferrato, è noto per la sua grandezza d’animo; dalla vita ha tutto ciò che vuole, tranne un tanto desiderato erede. Un giorno la moglie gli dà una figlia, Briseida, che egli ama più di ogni altra cosa al mondo. Della giovane si innamora Gasparo, il figlio del marchese di Saluzzo. Lodovico non vuole saperne di separarsi dalla figlia, perciò Gasparo decide di chiedere l’aiuto del suo fidato valletto Rinconetto per far sapere all’amata i suoi sentimenti. Rinconetto, sfruttando il fatto che Briseida intrattiene una corrispondenza con la figlia del Delfino di Francia, si finge un corriere francese e le recapita una lettera di Gasparo. Con l’aiuto di una vecchia e fidata cameriera, Monica, Briseida risponde al giovane, accettandone il corteggiamento, e gli dà appuntamento alle porte della città: ha infatti le chiavi che aprono una porta che conduce all’interno delle mura. La notte seguente Gasparo si reca al luogo indicatogli e Briseida gli apre il piccolo uscio; poi i due passano la notte in una stanzetta adibita a ospitare le sentinelle in tempo di guerra. Gli amanti si separano all’alba, dandosi appuntamento per la notte seguente. Gasparo si presenta di nuovo all’appuntamento, ma il marchese, di ritorno da una battuta di caccia, vede l’intruso e lo fa segretamente imprigionare, intuendo il motivo della sua presenza. Briseida va alle mura e, non trovando Gasparo, pensa che il giovane si sia accorto dell’arrivo del padre e se ne sia andato. Nel frattempo, scoperta l’identità del giovane e fattolo confessare, il marchese lo fa decapitare. Poi incarica un servo di portare la testa a Briseida. Quest’ultima, dopo aver pianto l’amato, si reca in segreto dal marchese di Saluzzo, padre di Gasparo, e confessa di aver ucciso suo figlio, mostrandogli la testa. L’uomo, preso dall’ira, accoltella ripetutamente Briseida, ammazzandola. Tra i due marchesi scoppia così una guerra terribile.

Personaggi principali

Briseida (gentildonna), Gasparo (innamorato), Lodovico, marchese di Monferrato (padre), conte/marchese di Saluzzo (padre), Rinconetto (servitore), Monica (servitore)

Ambientazione

marchesato di Monferrato (marchesato), città, mura della città (mura), camera, castello di Saluzzo (castello)

Datazione dell'ambientazione

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Generi

novella tragica

Prologo

Badoer definisce la propria novella “pietosa” e la mette per questo in relazione con quella narrata dal Contarini.

Epilogo

Tutti ritengono bellissima la novella di Badoer. Il Corso aggiunge che è un bene che non siano presenti delle donne, poiché la novella le avrebbe condotte tutte alle lacrime, rattristando terribilmente in questo modo anche gli uomini presenti. Badoer risponde che tale tristezza sarebbe stata destata della “forza del soggetto” e non dalle sue parole.

Note

Pirovano segnala che nella rubrica si parla di Gasparo come del figlio del “conte” di Saluzzo, mentre nel corpo della novella è presente la variante “marchese”: essa è stata accolta per quanto concerne il testo della novella, poiché Saluzzo era a tutti gli effetti un marchesato.

Autore: Girolamo Parabosco

DBI: Ghirlanda D. - Collarile L., "Parabosco, Girolamo", vol. 81 (2014)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1550 ca.

Luogo di produzione: Venezia

Lingua: volgare

Temi:

conflitti tra nazioni, conflitto fisico, omicidio, ira, lealtà, relazione gerarchica signore/domestico, relazione genitori/figli, amore, corteggiamento, fedeltà in amore

A cura di: Flavia Palma