Novella di Tebaldo e Doralice
Novella appartenente a: Le piacevoli notti, libro primo - Piacevoli notti primo libro I 4
Rubrica
Tebaldo, prencipe di Salerno, vuole Doralice, unica sua figliuola per moglie; la quale, perseguitata dal padre, capita in Inghilterra, e Genese la piglia per moglie, e con lei ha duo figliuoli, che da Tebaldo furono uccisi. Di che Genese re si vendicò.
Incipit
Quanta sia la potenza d'amore, quanti li stimoli della corrottibile carne, penso che non sia alcuna di noi che per isperienza provato non l'abbia. Egli come potente signore regge e governa senza spada a un solo cenno lo imperio suo, sí come per la presente favola, che raccontarvi intendo, potrete comprendere.
Explicit
E così il tristo e scelerato Tebaldo miseramente finì la vita sua, e il re e la reina Doralice per molti anni felicemente si goderono insieme, lasciando figliuoli dopo la morte loro.
Bibliografia
- Ilaria Nardi, ‘Variazioni’ dalla novella alla fiaba: Le piacevoli notti, Notte I, favola IV, in Le forme del narrare. Atti del VII Congresso Nazionale dell’Associazione degli Italianisti, Macerata, 24-27 settembre 2003, II, Firenze, Polistampa, 2004, pp. 329-340.
Contributori: Simona Costa (curatore), Marco Dondero (curatore), Laura Melosi (curatore)
Narratore
Eritrea
Trama
Tebaldo, morta la moglie, si impegna a prendere in sposa soltanto la donna a cui calzi l'anello della moglie. La figlia prova l'anello, che le sta bene. Tebaldo la vuole in moglie. La figlia, Doralice, con l'aiuto della balia si nasconde in un armadio con una pozione che le consente di sopravvivere a lungo. Tebaldo vende l'armadio a un mercante genovese, che lo rivende al re di Inghilterra. Doralice arriva così nella stanza del re di Inghilterra. Quando lui non c'è, la fanciulla riordina la stanza con molta raffinatezza. Il re la scopre e la sposa. Tebaldo intanto si mette alla ricerca di Doralice e travestito da mercante arriva alla corte del re di Inghilterra. Doralice lo ammette a dormire nella camera dei figli. Nella notte Tealdo uccide i figli con il coltello di Doralice. L'indomani si traveste da astrologo e viene convocato per scoprire l'assassino dei figli del re. Fa incolpare Doralice. Il re la seppellisce viva, con la testa fuori e la fa nutrire perché sia divorata dai vermi a poco a poco. Tebaldo, felice della vendetta, torna a casa e racconta tutto alla balia. La balia va in Inghilterra e rivela al re la verità. Il re libera Doralice e muove guerra a Tebaldo, sconfiggendolo.
Personaggi principali
Tebaldo (principe), Doralice (figlio), figlio, Genese (re), balia, mercante
Ambientazione
Salerno (città), Inghilterra (regno), castello, camera
Datazione dell'ambientazione
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Generi
fiaba
Prologo
Dopo che Cateruzza pose fine al suo arguto enimma, la Signora fece cenno ad Eritrea che l'ordine seguisse, la quale tutta festevole e ridente così disse.
Epilogo
La novella commuove i presenti. Eritrea espone l'enigma:
Nasce tra gli altri un animal sì vile,
che 'nvidia e odio porta al proprio seme,
tien per natura un sì malvagio stile,
che, veggendoi figliuoli grassi, geme.
E con il rostro con modo sottile
la teneretta carne punge e preme,
tal che sol vi riman l'ossa e la piuma:
tanto d'invidia e odio si consuma.
L'enigma è risolto da Eritrea: è il nibbio.
Sezioni poetiche
| Forma incipit | Metrica | Note |
|---|---|---|
| Nasce tra gli altri un animal sì vile, | ottava | ABABABCC |
Autore: Giovan Francesco Straparola da Caravaggio
DBI: Pirovano D., "Straparola, Giovanni Francesco", vol. 94 (2019)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1551
Luogo di produzione: Venezia
Lingua: volgareTemi:
travestimento, giustizia, punizione, omicidio, magia, lussuria, onore, relazione genitori/figli, tradimento all'interno di rapporti di parentela, matrimonio
A cura di: Sandra Carapezza