Novella del principe e della statua che ride
Novella appartenente a: Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo - Peregrinaggio 5
Incipit
Fu nel paese di Hottenne uno grande ed eccellente filosofo, il quale, molto dell’arti mecaniche dilettandosi, in quella dell’oraffo tanto valea che ciascheduno de’ suoi tempi avanzava; e oltre molt’altre belle opere che di continuo facea, formò un giorno una statua d’argento d’artificio tale, che qualunche volta dinanzi a quella alcuna bugia si diceva, incontanente si metteva a ridere.
Explicit
E di essa in poco spazio di tempo avuti tre figliuoli maschi, i suoi vassalli, che di lui prole disideravano di vedere, infinitamente racconsolò, e colla moglie in virtuose opre tuttodì tratenendosi, molti anni tranquilla e felice vita passarono.
Trama
Nel regno di Hottenne, un filosofo, dedito anche all’arte orafa, realizza una statua d’argento in grado di ridere ogni volta che sente dire una bugia. Il principe del luogo si dimostra interessato all’oggetto e lo ottiene in dono. Quando decide di prendere moglie, testa la sincerità delle quattro possibili consorti, osservando le reazioni della statua alle loro parole, poiché non si fida della natura femminile: soltanto una delle donne supera l’esame, ma il principe non è ancora convinto. Intrattiene dunque una relazione con tutte e quattro le donne, ma scopre ben presto che le tre risultate bugiarde al test della statua hanno degli amanti. Per preservare la propria reputazione, si assicura che le traditrici paghino con la morte la loro infedeltà, senza però dare risonanza pubblica alla loro dipartita. Sposa poi l’unica amante sincera e fedele, da cui avrà dei figli e con la quale vivrà felice.
Personaggi principali
principe, prima amante (amante), seconda amante (amante), terza amante (amante), quarta amante (amante), filosofo
Ambientazione
Hottenne (regno), corte, camera del principe (camera), orto, stalla
Datazione dell'ambientazione
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Generi
novella a lieto fine
Epilogo
Bahram prova compassione per la morte crudele subita dalle tre donne per volere del principe, ma condanna comunque la perfidia delle giovani.
Autore: Cristoforo Armeno
DBI: Melfi E., "Cristoforo Armeno", vol. 31 (1985)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1557
Luogo di produzione: Venezia
Lingua: volgareTemi:
conflitti uomo/donna, conflitto fisico, vendetta, premio, punizione, omicidio, magia, crudeltà, lussuria, astuzia, onore, pudicizia, saggezza, relazione gerarchica re/suddito, eros, fedeltà in amore, infedeltà in amore, matrimonio
A cura di: Flavia Palma