Novella dell’avaro e del prodigo

Novella appartenente a: Dodici giornate - Dodici giornate 5

Incipit

Veramente viverebbesi in grandissima tranquillità, e pace, se ognun si contentasse del suo, ed a quello, che ci richiede la natural necessità, quale è poco, e con poco ancora, e con picciola fatica s’acqueta, e contenta; ora ripensando a questi due estremi Avarizia, e Prodigalità, che soglion molte volte conducere l’uomo a disperazione, mi è sovvenuto d’un esempio, che recita Ausonio Poeta illustre in questi versi, li quali vi narrerò, quando vi averò esplicato il loro significato, però udite.

Explicit

Quel, che impiccar voleasi trovò l’oro, / E ’n luogo del tesor depose il laccio; / Ma giunto quei, ch’avea nascosto l’oro, / Non trovandol si pose al collo il laccio.

 

Narratore

Fortunato Martinengo

Trama

Nell’antica Roma vivono due uomini ricchissimi, uno avaro e l’altro prodigo. Entrambi si riducono ben presto in povertà, il primo nascondendo tutto ciò che possiede, il secondo sperperandolo. Il prodigo decide un giorno di impiccarsi, ma sotto la pianta, scelta per caso a questo scopo, vede della terra smossa e si mette a scavare, trovando il tesoro nascosto in precedenza dall’avaro. Prende dunque l’oro e lascia al suo posto il cappio, andandosene felice. Quando l’avaro torna come al solito per controllare i suoi amati beni, si accorge della sostituzione e si impicca col cappio trovato al posto dell’oro.

Personaggi principali

L'avaro (uomo), Il prodigo (uomo)

Ambientazione

Roma (città)

Datazione dell'ambientazione

Antichità romana

Generi

esempio

Prologo

Il Conte osserva che si si vivrebbe molto bene se tutti si accontentassero di ciò che hanno; avarizia e prodigalità conducono infatti gli uomini alla disperazione, come dimostra un esempio legato ai versi del poeta Ausonio.

Epilogo

Su questo caso il poeta Ausonio scrive dei versi, dei quali il Conte offre la traduzione.

Sezioni poetiche

Forma incipitMetricaNote
Qui laqueum collo nectebat, reperit aurum,tetrasticoIl latino
Quel, che impiccar voleasi trovò l'oro,quattro endecasillabiSchema rimico: ABAB; traduzione dei versi in latino

Autore: Silvan Cattaneo

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1553

Luogo di produzione: Salò; Padova

Lingua: volgare

Temi:

furto, conflitto fisico, conflitto fisico individuale, arricchimento, fortuna, arricchimento passivo, impoverimento, impoverimento attivo, suicidio, avarizia

A cura di: Flavia Palma