Novella di Andrea de’ Bardi e di madonna Caterina

Novella appartenente a: Vari componimenti - Vari componimenti, Novelle 2

Rubrica

In questa novella si tratta d’una leggiadra vendetta fatta da un figliastro ad una rea matrigna. Ragionasi ancora di quelle cose che sono atte ad abbellire e far parere brutte le donne et imparasi quanto sieno insolenti le mogli ben dotate.

Incipit

Andrea di Filippo de’ Bardi fiorentino, giovane d’alto cuore et avveduto molto, era pessimamente trattato da madonna Caterina de’ Baroncelli sua matrigna, la quale, per aver portato gran somma di denari in dote, era sopra modo superba et arrogante.

Explicit

Seppesi per Firenze il gran miracolo e tutte le matrigne doventarono ai lor figliastri più benigne e più del consueto amorevoli.

 

Trama

A Firenze Andrea di Filippo de’ Bardi è trattato malamente senza motivo dalla matrigna, madonna Caterina de’ Baroncelli. Non sopportando più i modi della donna, chiede al padre di potersene andare in contado, ma non riesce a ottenere da lui il permesso. Decide allora di vendicarsi. Si sta avvicinando la festa di san Giovanni Battista, in occasione della quale le donne fiorentine amano pavoneggiarsi, per cui il giovane chiede alla cameriera Lucina, con la quale ha una relazione, le ampolle nelle quali la matrigna tiene i suoi cosmetici. La ragazza aiuta l’amato, il quale sostituisce gli unguenti con degli intrugli che fanno scurire la pelle. Le ampolle vengono poi rimesse al loro posto. Alla vigilia della festa, Caterina si cosparge con quelli che crede i suoi unguenti e si rimette a letto, ma, quando di sveglia, si rende conto che il suo incarnato è scurissimo, tanto da impaurire anche la vecchia serva Savina, che si barrica in camera. Caterina, adirata e disperata, bussa con veemenza alla porta della donna, tanto da svegliare la compagna di stanza di quest’ultima, Lucina, che si accinge ad aprire, nonostante la vecchia la implori di non farlo, dicendole che a bussare è un diavolo. Credendo che Savina sia ubriaca, Lucina apre e Caterina si scaglia contro la vecchia, che, per il terrore, precipita dal balcone. Si salva solo perché cade su un cumulo di letame, restando solo un po’ sciancata. Anche Lucina è sconvolta alla vista di Caterina, che sembra veramente un demonio, per cui fugge. Intanto Filippo, svegliatosi per il rumore, cerca di placare la moglie, che si lancia invece all’inseguimento di Lucina. Non riuscendo a raggiungerla a causa della folla, che comincia a popolare le strade di Firenze per la festa, torna a casa in lacrime e lì la ritrova Filippo. I coniugi non riescono a spiegarsi l’accaduto. Intanto Lucina, tranquillizzatasi, torna a casa. Andrea, che ha assistito divertito a tutto la scena, si finge rattristato e avvicina Lucina, ordinandole di andare da Caterina per dirle di averlo visto pregare la Madonna la sera prima affinché la matrigna fosse punita per la sua ingiusta crudeltà nei suoi confronti. Le chiede poi di riportargli di nascosto le ampolle degli unguenti. La serva esegue: Caterina e alcune sue vicine, giunte per consolarla, si convincono che quello che è accaduto abbia origini soprannaturali. Ottenute le ampolle, Andrea ne sostituisce nuovamente il contenuto con sostanze in grado di togliere anche le tinture più resistenti. Lucina rimette poi le boccette al loro posto. Passato qualche giorno, Andrea si reca da Caterina, fingendo di chiederle scusa per aver causato con la sua preghiera alla Madonna una tale sciagura, ma le fa notare che si tratta di una vendetta per le sue ingiuste angherie. Aggiunge poi di essere pronto a pregare nuovamente perché lei possa tornare normale in seguito a un nuovo bagno. Caterina accetta la proposta, giurando di essere buona con il figliastro in caso di successo. La donna dunque si lava e l’indomani riacquista il suo usuale colorito. Convinta del miracolo, diviene benevola con Andrea e, una volta che la notizia dell’accaduto si è sparsa per Firenze, anche le altre matrigne divengono più amorevoli con i figliastri.

Personaggi principali

Andrea di Filippo de’ Bardi (giovane), Caterina de’ Baroncelli (matrigna), Filippo de’ Bardi (padre), Lucina (servitore), Savina (servitore), vicino

Ambientazione

Firenze (città), casa di Filippo de' Bardi (casa), strada

Datazione dell'ambientazione

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Generi

esempio, novella comica

Autore: Ortensio Lando

DBI: Adorni Braccesi S. - Ragagli S., "Lando, Ortensio", vol. 63 (2004)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1552

Luogo di produzione: Venezia

Lingua: volgare

Temi:

conflitti uomo/donna, beffa, conflitto fisico, formazione, punizione, miracolo, ira, superbia, astuzia, ingegno, relazione gerarchica signore/domestico, relazione genitori/figli

A cura di: Flavia Palma