Novella dell'innamorata del principe di Salerno

Novella appartenente a: Il Novellino - Novellino 30

Rubrica

Una dammicella, del signor principe de Salerno innamorata, manda per un suo cappellano, e gli mostra avere aute più littere dal ditto signore, che del suo amore la recercava; il cappellano intende il suo motivo, e con lei intra in trame, e conduce il fatto al votivo effetto.

Incipit

Non meno per gratitudine degli recevuti da te beneficii, serenissimo principe, che per cognoscerte non che vago ma disideroso avere de mei rude novelle alcuna noticia, a scriverte la presente e al numero de l'altre aggregarla son tirato e astretto.

Explicit

[...] d'altri e piatosi e anco piacivole ragionamenti, col volere del mio redentore Cristo Iesù, serà il mio novellare.

 

Narratore

Masuccio Salernitano

Trama

Una donzella è innamorata del principe di Salerno. Per riuscire ad avvicinarlo, un giorno che il principe è fuori città, organizza un incontro con frate Paulo, cappellano del signore, a cui racconta di aver ricevuto dalle mani del maestro dei suoi fratelli delle lettere nelle quali il principe le dichiara il suo amore. La giovane si dice però in sospetto che le missive siano un tentativo dei fratelli di provare la sua onestà: questo dubbio la tormenta, anche perché, se le lettere provenissero dal signore, lei ricambierebbe ardentemente, e vorrebbe quindi che frate Paulo dirimesse la questione. Il frate intende subito l'inganno e, notato il reale sentimento della giovane, conferma che le lettere sono del principe, il quale gli avrebbe a più riprese confermato il suo amore per la ragazza, e di conseguenza si impegna a procurarle un incontro col signore. Così avviene nei giorni successivi, quando, di ritorno, il principe viene informato della vicenda da Paulo. La giovane riesce così ad amare il signore.

Personaggi principali

dama, di Salerno (principe), prete, Paulo (frate)

Ambientazione

Napoli (città)

Datazione dell'ambientazione

Passato prossimo

Generi

cronaca

Prologo

Masuccio indirizza la novella al suo signore per ringraziarlo dei benefici ricevuti, affinché questi venga ricordato in eterno e per essere ricompensato venendo ascritto al novero dei servitori del principe.

Epilogo

Masuccio racconta di essere stato rimproverato per le sue novelle misogine da una brigata di donne che sostenevano gli uomini non fossero preda della sensualità meno delle donne e di aver loro risposto ribadendo fermamente la scelleratezza delle donne. Conclude così la terza parte e introduce la quarta.

Autore: Tommaso Guardati Masuccio Salernitano

DBI: F. De Propris, "Guardati, Tommaso", vol. 60 (2003)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: gennaio 1476? ca.

Luogo di produzione: napoli

Lingua: volgare

Temi:

astuzia, relazione gerarchica signore/sottoposto, amore

A cura di: Michel Cattaneo