Novella di Tonto, Tubia e Lella
Novella appartenente a: Il Novellino - Novellino 34
Rubrica
Tubia ragoseo gode con la muglie de l'oste in Iovenazzo, e con sottile inganno induce il marito con la sua cavalla gli la menare in nave; [l'oste] torna in casa e non trova la muglie; dopo, longamente dolese de la corta fede de' ragosei, retorna a remaritarse, e, senza recordarse la prima perduta, gode con la secunda acquistata.
Incipit
Essendome da più e diverse incomodità vetato, e da niuno ocio o piacere concesso, cordialissimo mio barone, de la interlassata penna repigliare, sono insino a qui tardato al non scriverte la novella [...].
Explicit
[...] a le volte con duppia e cruda morte sono li avuti piaciri de' poverette amante termenati, sì como appresso se ne rende aperto testimonio.
Narratore
Masuccio Salernitano
Trama
L'albergatore Tonto de Leo ha una bella e giovane moglie, Lella, vagheggiata da tutti. Informato della bellezza di Lella e del fatto che se le fosse stato possibile la ragazza si sarebbe volentieri concessa, un mercante ragusano, Tubia, decide di sostare all'albergo di Tonto. Ottenuto il favore della donna, escogita uno stratagemma per allontanarla dal marito: fa credere a Tonto di dover condurre in salvo un giovane veneziano perseguitato dai suoi maestri e febbricitante, e che sia necessario travestirlo da donna e accompagnarlo a cavallo fino a una nave presso Monopoli. Per farlo, Tubia ha bisogno dell'aiuto di Tonto, che accetta. L'oste si dispone a partire; Tubia andrà a prendere il giovane e i tre poi procederanno insieme. Senza che Tonto sospetti nulla, il ragusano torna con Lella camuffata. Il marito, ignaro, fa imbarcare la moglie alla volta del Levante con Tubia. Di ritorno a casa Tonto si rende conto di quanto accaduto, si dispera, ma in breve tempo si risposa e promette solennemente di non dare mai più albergo a un ragusano.
Personaggi principali
Tonto de Leo (oste), Lella (moglie), Tubia (mercante)
Ambientazione
Giovinazzo (città), Monopoli (città)
Datazione dell'ambientazione
Passato prossimo
Generi
cronaca
Prologo
Masuccio si rivolge al dedicatario spiegando come abbia tardato a scrivergli e con quanto piacere lo faccia.
Epilogo
Masuccio loda l'ingegno del ragusano, ma osserva come in realtà tale astuzia si debba attribuire all'amore che l'ha mosso. Introduce la novella successiva.
Autore: Tommaso Guardati Masuccio Salernitano
DBI: F. De Propris, "Guardati, Tommaso", vol. 60 (2003)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1476? ca.
Luogo di produzione: Napoli
Lingua: volgareTemi:
travestimento, scambio di persona, viaggio, stupidità, astuzia, amore, infedeltà in amore
A cura di: Michel Cattaneo