Novella di Betta e Corradino

Novella appartenente a: I Diporti - Diporti 7

Rubrica

La moglie di Corradino pone ordine di ritrovarsi con un suo amante in casa d’una ruffiana, nel qual loco dal marito ritrovata, con maravigliosa prontezza in uno stesso tempo il marito accusando, se stessa diffende e l’amante essere suo parente a lui fa credere.

Incipit

Nella città di Padova fu già un gentiluomo detto per nome Corradino, ma perciò che semplice e buona creatura era, si chiamava da tutti per sopra nome Leggiero.

Explicit

La quale così fattamente poi la cosa accommodò, come donna sopra modo accorta, che Corradino sempre pensò che costui suo parente fusse, e lei di molte altre volte del suo amore prese infinito piacere.

 

Narratore

Marcantonio Cornaro [Marcantonio Corner]

Trama

A Padova vive un gentiluomo, Corradino, talmente sempliciotto da essere soprannominato Leggiero. Sua moglie, monna Betta, che è invece molto astuta, si innamora di un giovane studente, Federico da Turino. Sebbene egli ami un’altra, Betta non si arrende e chiede aiuto al servo del marito, Spinardo. Federico, deluso dalla sua innamorata e attirato dalle parole del servo, accetta di vedere Betta, ma chiede di incontrarla in un luogo diverso dalla casa della donna. Spinardo propone allora un appuntamento per il giorno successivo presso la ruffiana Conscienza. Anche Leggiero è solito frequentare lo stesso luogo, per cui Spinardo va da Conscienza e le chiede di informare il padrone che i suoi incontri clandestini sono rimandati. La donna accetta. Il giorno dopo Betta si reca per tempo nel bordello, che crede tutto per sé, e lì aspetta Fortunato. Non appena sente bussare, corre ad aprire, ma si trova davanti il marito, il quale, per un motivo o per un altro, non è stato avvertito di non andare al bordello. Betta non si lascia prendere dal panico e comincia a ingiuriare il marito, dicendogli di essere lì per coglierlo in flagrante. Vedendo poi arrivare Fortunato, aggiunge di aver chiamato un suo cugino di ritorno dall’Oriente come testimone delle sue malefatte. Con la scusa di volere raccontare al finto parente le offese subite dal marito, la donna trascina in casa Fortunato, chiudendosi dentro con lui. Leggiero se ne torna a casa, convinto della purezza della moglie, mentre lei se la spassa con l’amante, con cui avrà una lunga relazione all’insaputa del coniuge.

Personaggi principali

Betta (gentildonna), Corradino, detto Leggiero (marito), Fortunato (giovane), Spinardo (servo), Conscienza (mezzana)

Ambientazione

Padova (città), casa di Conscienza (bordello) (casa)

Datazione dell'ambientazione

Passato prossimo

Generi

novella comica, novella erotica

Prologo

Marcantonio Corner intende raccontare una vicenda accaduta non molto tempo prima a Padova per dimostrare a tutti, in particolare al misogino Lambertini, che le donne sono ricche d’ingegno e di valore quanto gli uomini e quindi degne di essere amate e lodate.

Epilogo

Il misogino Lambertini proclama che questa novella conferma la bassezza delle donne, di cui egli è fermamente convinto. Corner ribatte che è meglio nominare il successivo novellatore per tacitare il conte. Così, dopo aver chiesto a Colombo di narrare un racconto che riesca a zittire Lambertini, augura a quest’ultimo, come punizione per la sua crudeltà verso il genere femminile, di innamorarsi della donna più brutta al mondo e di essere da lei maltrattato al punto tale da generare pietà in tutti i presenti.

Autore: Girolamo Parabosco

DBI: Ghirlanda D. - Collarile L., "Parabosco, Girolamo", vol. 81 (2014)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1550 ca.

Luogo di produzione: Venezia

Lingua: volgare

Temi:

beffa, conflitto verbale, scambio di persona, premio, dabbenaggine, astuzia, ingegno, corteggiamento, eros, infedeltà in amore

A cura di: Flavia Palma