Novella di Catellina e di Filippello Barile
Novella appartenente a: Il Paradiso degli Alberti - Paradiso 8
Incipit
E con molti motti e sollazzi desinato che ebbe ciascuno [...] piacque al proposto non passare quel tempo sanza qualche ragionamento [...].
Explicit
[...] e così fatto si fue.
Manoscritti
- BRF, 1280
Narratore
Giovanni de' Ricci
Trama
La giovane Catellina si innamora di Aniello Stramazzafigli, amico del marito, Filippello Barile. Non osando dichiararsi e non venendo ricambiata, per la malinconia, diviene pallida, magrissima e solitaria. Una sua balia, Damiata, preoccupata, la convince dunque a confidarsi. Catellina le espone la sua risoluzione a lasciarsi morire e la balia si offre di risolvere la situazione con l'aiuto di Fiondina da Pezzuolo, una fattucchiera esperta di simili questioni. Fiondina comanda che Catellina, di venerdì, dia da mangiare ad Aniello, un cuore di talpa, uno di scimmia, due ombelichi d' uomo e due foglie di mirto recitando una formula che le ha scritto su cartapecora. Successivamente Catellina non dovrà mostrarsi ad Aniello per dodici ore, passate le quali guarderà e saluterà l'uomo, che sarà ormai innamorato di lei. La notte seguente, con il marito lontano da casa, Catellina si industria allora a recuperare anzitutto gli ombelichi dai cadaveri di alcuni giustiziati. La giovane viene però sorpresa da un uomo a cavallo, Efremo, incuriosito dalle sue operazioni. L'uomo la insegue, e, riconosciutala, la costringe a metterlo al corrente di quanto stia accadendo. Meravigliato, Efremo, che è amico di Filippello, la fa quindi montare a cavallo per ricondurla a casa. Nel tragitto la bellezza di Catellina non passa inosservata ai giovani che si trovano in strada. L'indomani, in occasione di un festeggiamento in onore di re Carlo II d'Angiò, sono interessati a conoscere da Efremo l'identità della giovane. L'uomo si rifiuta, ma, forzato dal sovrano, deve raccontare l'intera vicenda. Uditala, Carlo manda al rogo Fiondina.
Personaggi principali
Catellina (giovane), Filippello Barile (marito), Aniello Stramazzafigli (amico), Damiata (balia), Fiondina da Pezzuolo (amico), Efremo (uomo), giovane, Caro II d'Angiò (re)
Ambientazione
Napoli (città)
Datazione dell'ambientazione
1285 ca. - 1309 - Epoca medievale
Prologo
Dopo il pranzo, viene chiesto di raccontare una novella a Giovanni de' Ricci, che accetta.
Epilogo
Giovanni conclude la vicenda invitando gli ascoltatori a interrogarsi su chi, tra Catellina ed Efremo, abbia mostrato maggiore audacia. La brigata si divide, ma i ragionamenti si interrompono perché, per il caldo, si preferisce ritirarsi a riposare.
Autore: Giovanni Gherardi da Prato
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1425 - 1446? ca.
Luogo di produzione: Prato
Lingua: volgareTemi:
punizione, magia, relazione gerarchica re/suddito, amicizia maschile, amore
A cura di: Michel Cattaneo