Novella di Iustina e del fiorentino

Novella appartenente a: Il Novellino - Novellino 32

Rubrica

Una vineciana tra la multa brigata è amata da un fiorentino; mandali la sua serva e da parte de l'abbatissa de Santa Chiara la invita; il marito e lei il credeno, e sotto sottilissimo inganno è condutta in casa del fiorentino, ne la quale la notte se abbatte il fuoco; lo signore de notte va per reparare, trova la donna che lui anco amava, fàlla incarcerare; la serva del fiorentino con un bello tratto la libera, e lei resta pregione; la matina è la vecchia per scambio de la giovene denanzi la signoria menata; il signore de notte resta schernito, e la donna a lo marito senza infamia se torna.

Incipit

Se degli suavi e dulci frutti de tua gloriosissima patria, magnifico e generosissimo messer Zaccaria, il gostare da cui può te è per alcun tempo interditto, non dubito che l'odorare de' vaghi fiore de quella summamente te piace [...].

Explicit

[...]in quest'altra se mostreranno de più strani, diversi e dispiatati accidenti a dui poverette e nobile amante per soverchio amore travenute, con tanta disgualanza dagli racontati, quanto con sanguinose lacrime e violente morte fuorno termenate.

 

Narratore

Masuccio Salernitano

Trama

Il maestro battiloro Iuliano Sulco ha una bellissima moglie, Iustina, nota per la sua onestà e virtù. Sulla donna mette gli occhi un mercante fiorentino, che per riuscire a incontrarla invia a Iuliano una sua servitrice, la quale fa credere al maestro che la badessa di Santa Chiara intenda commissionargli molte libbre d'oro. Successivamente, la schiava lusinga Iuliano convincendolo che, secondo usanza veneziana, la badessa abbia invitato Iustina a trascorrere la festa di Santa Chiara insieme alle più rispettabili donne della città dormendo presso il monastero: Iustina viene così condotta a tradimento nella casa del fiorentino, dove è costretta a consumare con lui un rapporto. Durante la notte, tuttavia, scoppia un incendio: nei soccorsi, uno dei magistrati preposti alla vigilanza notturna (già innamorato della donna, da cui non è mai stato ricambiato) sorprende Iustina insieme al fiorentino e la fa incarcerare, con l'intenzione di condurla poi al bordello in quanto adultera conclamata. Il fiorentino manda allora alla prigione la sua serva che, con la scusa di voler sfamare Iustina e ammansendo le guardie con una lauta parte della cena, riesce a entrare nella cella, travestire Iustina con il suo mantello e sostituirsi a lei. Quando il magistrato torna e conduce la prigioniera davanti al doge, scoprendone la reale identità ogni accusa viene quindi a cadere: l'uomo viene preso in giro per aver addirittura visto l'amata in una vecchia serva. La serva fa ritorno al suo padrone e Iustina al marito.

Personaggi principali

Iuliano Sulco (artigiano), moglie, fiorentino, servo, guardia

Ambientazione

Venezia (città), casa, prigione

Datazione dell'ambientazione

Passato prossimo

Generi

cronaca

Prologo

Masuccio si rivolge al dedicatario, veneziano temporaneamente lontano dalla sua città, e gli indirizza per questa ragione e per l'amicizia che li lega la novella ambientata a Venezia

Epilogo

Masuccio loda l'ingegno del fiorentino. Introduce poi la novella seguente.

Autore: Tommaso Guardati Masuccio Salernitano

DBI: F. De Propris, "Guardati, Tommaso", vol. 60 (2003)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1476? ca.

Luogo di produzione: Napoli

Lingua: volgare

Temi:

travestimento, scambio di persona, festa religiosa, prigionia, ingegno, eros, infedeltà in amore

A cura di: Michel Cattaneo