La novella di Filisteo

Novella appartenente a: Novelle porretane - Porretane 29

Rubrica

Filisteo, araldo del re de Aragonia, dona robba e denari al buffone de l'imperatore; il che reputandolo il re in grande onore, il munifica ricamente.

Incipit

Voi dovete avere audito che Alfonso, re de Aragonia, Sicilia e de Hierusalem, illustre conte, clarissimi gentilomini e voi donne graziose, fu principe el quale non solamente i principi de la presente etate in qualunque virtù, ma ancora tutti gli antiqui de' quali più canti la greca e nostra istoria, longamente superò.

Explicit

A le quale, ridendo di ben fare rispose e cusì dixe.

 

Narratore

Giovanni Sabadino dagli Arienti

Trama

In seguito all’incoronazione a Roma, l’imperatore Federico III decide di fare visita a re Alfonso V, che lo riceve pomposamente e lo intrattiene con giostre, balli, banchetti e ogni possibile magnificenza, facendo anche esibire il suo buffone (e all'occasione araldo) Filisteo a pranzo. Impressionato dalle qualità del buffone, l’imperatore dispone di ricompensarlo, ma a causa dell'avarizia del suo entourage il premio è tuttavia di un ducato. Infastidito dal guadagno piuttosto misero, Filisteo il giorno dopo invita il buffone dell'imperatore ad un pranzo in grande stile, donandogli anche una ricca veste e una borsa con duecento ducati. Pieno di vergogna, l’imperatore se ne va e Filisteo guadagna il plauso di Alfonso, che decide di premiarlo col tributo della carica di «politico e morale» e dandogli in moglie la figlia di un ricco mercante di Palermo.

Personaggi principali

Alfonso V (signore), Filisteo (buffone), Federico III (imperatore), buffone, nobile, moglie

Ambientazione

Napoli (città), Roma (città)

Datazione dell'ambientazione

1396 ca. - 1458 ca. - Passato prossimo

Generi

novella a lieto fine

Prologo

Il narratore elogia le qualità e le virtù di Alfonso V.

Epilogo

Sulla scia della novella appena raccontata, prende parola un araldo, Ludovico, che viene però ammonito dalle donne della brigata a contenersi.