La novella di Pellegrina e del vescovo di Lucca

Novella appartenente a: Novelle - Novelle dello Pseudo Gentile Sermini 23

Rubrica

La Pellegrina, essendo inamorata del vescovo di Luca, messe per mezana la madre; la quale, sotto nome di confessione, dè modo che missere lo vescovo e la figliuola con piacevole penitentia salvaro l’anime e ’ corpi loro.

Incipit

Una gentilissima giovana era fra l’altre in Lucca che Pellegrina era chiamata, la quale di poco vedova era rimasa, d’età d’anni vintiquatro, bella, gagliarda et fresca, e volendola e parenti rimaritare, ella per tenereza d’uno suo figliuolino che haveva non consentiva, né valevano l’optime ragioni che i parenti gli assegnavano del pericolo di perdare l’honore, e ella sempre salda di volere castità vedoile mantenere et non volere el picciolo fanciullo abbandonare, e suoi parenti, a·cciò posto silentio, ordinaro che la madre con lei si tornasse8 e, così facto, erano in casa Pellegrina, la madre e ’l fanciullo e una schiava e la balia che lattava el fanciullo, et così honoratamente vivendo ché
era ricchissima et di buon parentado.

Explicit

Et pel tanto usare insieme misser lo vescovo et Pellegrina, avenne che lei quattordici volte del corpo come retruopica pareva che venisse, ma la tenera madre, di tal difecto avedutasi, con certe medicine et bevande secretamente riparava all’honor della figlia, facendole quelle superfluità di corpo gittare in uno coperto treseppio, accioché ella ad agio ben potesse con missere lo vescovo fare penitentia de’ suoi peccati, sì come fanno le tenere madri a ciò che le figliuole possino, a un tracto, l’anime e ’ corpi ben salvare.

 

Narratore

Pseudo Gentile Sermini

Trama

A Lucca, una giovane vedova di nome Pellegrina, per amore del figlio, si oppone al desiderio dei parenti di vederla rimaritata. Dopo però aver visto il giovane e neo-eletto vescovo di Lucca, missere Abramo, tuttavia si invaghisce di lui e cerca un modo per avvicinarlo e adescarlo. Col pretesto di doversi confessare, Pellegrina, grazie alla mediazione della madre, riesce così a incontrare il vescovo, che nonostante la messa in scena della giovane intende le sue malcelate intenzioni. Dopo un breve tentennamento morale, invaghitosi a sua volta di Pellegrina, il vescovo decide di proporle di giacere assieme senza congiungersi, sull'esempio di un santo che era stato così istruito da un angelo per superare la tentazione senza peccare. Nonostante l’amplesso abbia comunque luogo, i due si ritengono con la coscienza pulita e si incontrano più volte. Pellegrina rimane incinta ma, grazie all’aiuto della madre, riesce ad abortire per ben quattordici volte.

Personaggi principali

Pellegrina (vedova), figlio, madre, misser Abramo (vescovo), balia, schiavo, donna, vicino

Ambientazione

Lucca (città), Bologna (città), camera

Datazione dell'ambientazione

Passato prossimo

Generi

novella comica, novella erotica

Epilogo

L’autore ironizza sulla salvezza dal peccato garantita dal vescovo e sulla buona custodia, spirituale e fisica, riservata alle figlie dalle cure materne.

Autore: Pseudo Gentile Sermini

DBI: Marchi M., "Sermini, Gentile", vol. 92 (2018)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1409 ca. - 1447 ca.

Luogo di produzione: Siena

Lingua: volgare

Temi:

aborto, lussuria, onore, relazione genitori/figli, eros

A cura di: Elena Niccolai