La novella di Angelica Montanini
Novella appartenente a: Novelle - Novelle dello Pseudo Gentile Sermini 14
Rubrica
Anselmo, amando Angelica, fece a Carlo suo fratello una gran cortesia; et simile Carlo et Angelica a ·llui et lui a ·lloro, ciascuno a prova, per non essere ingrato, tante cortesie si fecero che pendente rimane qual di quelle fusse maggiore. La qual determinatione al leggitore se n’adomanda.
Incipit
Era nella magnifica città di Siena uno nobilissimo giovano di casa Salimbeni, il cui nome era Anselmo di missere Salimbene, bello del corpo, gratioso, richissimo, el quale era forte inamorato d’una nobile et honesta fanciulla di casa Montanini, che Angelica haveva nome, la quale non haveva né padre né madre ma solo uno suo fratello che Carlo era chiamato.
Explicit
Hora, considerate tutte le nominate cortesie usate fra loro, resta da ·ssolvare et terminare qual fusse la maggiore et la più conmendabile.
Narratore
Pseudo Gentile Sermini
Trama
A Siena, il nobile e ricco Anselmo Salimbeni ama Angelica Montanini, sorella dell'amico Carlo. I due fratelli, nobili di origini ma ormai caduti in rovina, possiedono unicamente la casa in cui risiedono. Quando Carlo viene condotto in prigione, a seguito di una rissa, viene condannato al taglio della mano destra salvo il pagamento di mille fiorini entro quindici giorni: la situazione pare disperata, perché la sua unica possibilità sarebbe vendere la casa in tempo per pagare la cauzione, ma ciò significherebbe far finire sé e la sorella per strada. Accade tuttavia che Anselmo, venuto a conoscenza del caso, decida di saldare personalmente la cauzione liberando Carlo. Quest’ultimo, spinto dal senso di riconoscenza nei suoi confronti e dalle scarse risorse economiche a sua disposizione, realizza che l’unica ricompensa adeguata sia concedere al suo salvatore il corpo della sorella Angelica. Nonostante l’entusiasmo del provvido giovane, durante l’incontro notturno predisposto dai tre, Anselmo teme a tal punto di disonorare Angelica da scegliere di chiederla in matrimonio, pur senza dote, a Carlo, il quale accetta gioiosamente. Nonostante le obiezioni di un suo parente, Anselmo stipula così il matrimonio con l'amata Angelica, che viene festeggiato pubblicamente.
Personaggi principali
Anselmo Salimbeni (nobile), Carlo Montanini (nobile), Angelica Montanini (nobile), cittadino, Cino Berarducci (vicino), Giuliano (notaio), misser Berarduccio (gentiluomo)
Ambientazione
Siena (città), prigione, San Donato (chiesa)
Datazione dell'ambientazione
Passato prossimo
Generi
novella a lieto fine, racconto morale
Epilogo
L’autore, riprendendo il messaggio della rubrica, interroga il lettore su quale sia l’attitudine più cortese e quale la più condannabile fra quelle dei tre personaggi.
Autore: Pseudo Gentile Sermini
DBI: Marchi M., "Sermini, Gentile", vol. 92 (2018)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1409 ca. - 1446
Luogo di produzione: Siena
Lingua: volgareTemi:
impoverimento, giustizia, premio, avarizia, gratitudine, lealtà, liberalità, saggezza, amicizia, relazione fratello/sorella, amore, gratitudine in amore, matrimonio
A cura di: Elena Niccolai