Novella dell'anello

Novella appartenente a: Il Novellino - Novellino 41

Rubrica

Dui cavalieri francisi se innamorano de doe sorelle fiorentine; so' necessitati retornarsi in Francia; una de quelle con una sentenciosa intramessa de un falso diamante fa tutti dui retornare in Fiorenza, e con una strana manera godeno a la fin de loro amore.

Incipit

E se da la suave musica d'Anfione fuorno le dure pietre commosse, nobilissimo mio Galioto, quale maraveglia che 'l tuo Masuccio da l'armonia de tua dulcissima lira sia sforzato a fabricare con ruda mano la sequente novella, e quella a te, che noticia me ne disti, la intitulare?

Explicit

[...] sequerò appresso un altro fiero, crodele e libidinuso caso de la regina de Polonia, puro a lieto fine, per altro che per essa, termenato.

 

Narratore

Masuccio Salernitano

Trama

Filippo de Lincurto e Ciarlo d'Amboia, due giovani cavalieri francesi al seguito del duca Renato d'Angiò, si innamorano a Firenze di due sorelle. Soprattutto tra Filippo e la sua amata, che è sposata, s'instaura un forte legame. Quando i due cavalieri devono partire per la Francia, infatti, Filippo esprime alla ragazza il desiderio di ritornare da lei; con il tempo, nonostante le lettere che riceve da Firenze, il cavaliere finisce tuttavia per dimenticarsi della giovane. La ragazza decide allora di inviargli un anello d'oro con un diamante contraffatto recante la scritta "Lama zabatani". Non appena ricevuto il regalo dell'amata, Filippo s'interroga sul significato dell'enigmatica incisione. Quando il duca Giovanni d'Angiò gli rivela che il senso delle parole è: "Di', amante falso, perché me hai abbandonata?", Filippo si risolve a fare ritorno a Firenze accompagnato da Ciarlo per smentire l'amata. Le sorelle, informate dell'arrivo dei cavalieri, ne gioiscono e si preparano ad accoglierli. Una volta giunti presso la casa della ragazza, viene però chiesto a Ciarlo di spogliarsi nudo e di occupare il posto dell'amata dell'amico nel letto con il marito, affinché questi non si accorga della sua assenza. A malincuore Ciarlo finisce per accettare: Filippo e la ragazza possono così intrattenersi, mentre Ciarlo trascorre angosciosamente la notte nel letto vicino al marito. Al mattino il cavaliere è esasperato ma scopre con ansia di non poter abbandonare la camera, chiusa dall'esterno, finché non viene liberato da Filippo e dall'amata. Gli viene solo allora svelato che nel letto accanto a lui non dormiva il marito della ragazza, in realtà lontano per lavoro, bensì la sorella di lei, la sua innamorata. Le due coppie possono infine godere insieme per essersi ritrovate.

Personaggi principali

Filippo de Lincurto (cavaliere), Ciarlo d'Amboia (cavaliere), fiorentino, fiorentino, Giovanni d'Angiò (duca)

Ambientazione

Firenze (città), Francia (---), casa

Datazione dell'ambientazione

1442 ca.

Generi

cronaca

Prologo

Masuccio intitola la novella all'amico dedicatario che gli ha dato notizia dei fatti raccontati.

Epilogo

Masuccio loda lo stratagemma dell'anello e biasima la beffa giocata al cavaliere. Introduce quindi la novella seguente.

Autore: Tommaso Guardati Masuccio Salernitano

DBI: F. De Propris, "Guardati, Tommaso", vol. 60 (2003)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1476? ca.

Luogo di produzione: Napoli

Lingua: volgare

Temi:

beffa, scambio di persona, amicizia, amore, corteggiamento

A cura di: Michel Cattaneo