Novella di Virgineo e Eugenia
Novella appartenente a: Il Novellino - Novellino 35
Dedicatario
Francesco Bandini
DBI: C. Vasoli, "Bandini, Francesco", DBI, vol. 5 (1963)
Rubrica
Eugenia, gravida de uno armigero, dubita de' fratelli; fenge essere ammorbata e morta de peste; l'amante travestita in regazzo la conduce in Lombardia; sono assaltati da inimici; l'amante è ucciso, e la donna lei medesma sopra 'l suo corpo se uccide.
Incipit
Onerosa suma è quella, multo vertuoso messere Francisco, quale hai a' mei deboli dossi già posta, per averme la tua elegante dottrina, dal primo dì che te cognobbi insino a qui, con carità non piccola comunicata [...].
Explicit
Ma lassando agli fervente amante tale compassionare, l'ordene dato sequendo, mostrerò appresso uno strano e faceto caso, anzi travagliatissimo accidente, travenuto a dui grandissimi amici, e tanto più da notarese, quanto rustice e inculte se seppe con pace e unione il fatto raconciare.
Narratore
Masuccio Salernitano
Trama
L'uomo d'armi Virgineo de' Baglioni è innamorato della giovane Eugenia. Riesce finalmente a conquistarla e la ragazza rimane incinta. Di lì a poco scoppia a Perugia la peste: i fratelli di Eugenia intendono condurla nel contado e, per rimanere insieme a Virgineo, la ragazza finge di avere contratto la peste: i fratelli, così, si dipartono lasciandola in casa alle cure di un servitore. Eugenia corrompe l'uomo e riesce a ricongiungersi con Virgineo: finta una sepoltura, i due si spostano a Città di Castello. Qui Eugenia, con gioia degli innamorati, partorisce, ma il figlio in breve muore. Virgineo ha frattanto deciso di mettersi al servizio dei veneziani. La coppia si mette dunque in viaggio verso la Lombardia, con Eugenia travestita da paggio. Durante il tragitto, i due si imbattono però in una banda in armi che li assale, e Virgineo resta ucciso. Eugenia, con la scusa di salutare il suo signore, si getta sulla lancia che esce dal suo petto per uccidersi a sua volta.
Personaggi principali
Virgineo de' Baglioni (-), Eugenia (giovane), fratello, servitore, cavaliere
Ambientazione
Perugia (città), Città di Castello (città)
Datazione dell'ambientazione
Passato prossimo
Generi
cronaca
Prologo
Masuccio indirizza la novella al dedicatario con riconoscenza per la dottrina che Francesco Bandini ha voluto condividere con lui.
Epilogo
Masuccio riflette sulla volubilità della Fortuna e esprime compassione per i due miseri amanti. Introduce poi la novella seguente.
Autore: Tommaso Guardati Masuccio Salernitano
DBI: F. De Propris, "Guardati, Tommaso", vol. 60 (2003)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1476? ca.
Luogo di produzione: Napoli
Lingua: volgareTemi:
conflitto fisico, travestimento, buona fortuna, cattiva fortuna, morte apparente, omicidio, peste, viaggio, amore
A cura di: Michel Cattaneo