Novella di messer Leandro de’ Traversari e del servitore fiorentino
Novella appartenente a: Vari componimenti - Vari componimenti, Novelle 6
Rubrica
Nella seguente novella narransi alcune mostruose bugie e quanto brutto vizio sia l’esser bugiardo, poi che elle dispiacciono infino a quelli che alle volte vaghi se ne mostrano. Parlasi ancor della natura delle scimie.
Incipit
Messer Leandro de’ Traversari, canonico di Ravenna, dal dì ch’ei nacque finché terminò gli anni suoi fu sempre capital nemico della verità, né vide ami il sole uomo più bugiardo di lui.
Explicit
Tutti gli astanti si misero a ridere e le brache, con grande scorno del canonico, in terra rimasono.
Trama
A Ravenna vive un canonico, Leandro de’ Traversari. Egli è un bugiardo incallito e il suo servitore, di origine fiorentina, decide di assecondarlo, corroborando le sue menzogne. Stupito dall’abilità dell’inserviente, il religioso fa con lui un patto: in cambio di bei doni, il servo continuerà a sostenere le sue bugie, purché esse siano verosimili. La cosa va avanti felicemente per un po’, finché il canonico dona al servo delle brache vecchie e sudice. Il servo allora svergogna pubblicamente il padrone in chiesa, non solo proclamando che egli mente, ma lanciandogli anche il disgustoso capo d’abbigliamento.
Personaggi principali
Leandro de’ Traversari (prete), servitore
Ambientazione
Ravenna (città), chiesa
Datazione dell'ambientazione
---
Generi
esempio, novella comica
Autore: Ortensio Lando
DBI: Adorni Braccesi S. - Ragagli S., "Lando, Ortensio", vol. 63 (2004)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1552
Luogo di produzione: Venezia
Lingua: volgareTemi:
gara, motto, vendetta, arricchimento, punizione, retorica, avarizia, astuzia, relazione gerarchica signore/domestico, ingratitudine all'interno di relazioni gerarchiche
A cura di: Flavia Palma