La novella di Marcasino Ottagoni

Novella appartenente a: Novelle porretane - Porretane 2

Rubrica

La moglie di Marcasino Ottabuoni da Firenza cum mottevole acto e parole inganna il marito, e libera il nepote del re di Franza che era a iacere cum lei.

Incipit

Nel tempo che 'l nostro miser Egano Lambertino vechio per Roberto, de Neapoli e de Sicilia gloriosissimo re, fu facto de la Marca anconitana viceré, avendo restituito el bastone del capitaneato alla nostra excelsa republica, la quale l'avea mandato cum florido exercito a raquistare Barbiano e altre terre di Romagna possedute rebelliosamente da multi nostri potenti inimici, dove a onore della nostra inclita patria consequitte gloriosa victoria, fu uno gran mercatante fiorentino per sinistri colpi de fortuna fallito de multi migliara de ducati, magnifico conte, clarissimi gentilomini e voi bellissime e caste donne, nominato Marcasino Ottabuoni, el quale [...]

Explicit

Il proveduto acto de la piacevole donna me invita narrarvi presto uno quasi simile, seguito per uno nostro faceto veronese, strecto amico per sua virtù e fede a casa nostra, come intendereti.

 

Narratore

Guidantonio da Lambertino

Trama

Ai tempi del mandato da viceré della Marca anconitana di Egano Lambertini, Marcasino Ottabuoni, mercante di Firenze caduto in disgrazia e orbo da un occhio a causa di uno sparviero, decide di trasferirsi vicino Bologna presso le proprietà della nobile famiglia dei Muzarelli. Ritiratisi a Ululano (ora Ozzano dell’Emilia) per evitare un episodio di peste, Marcasino e madonna Pippa, sua consorte, sono seguiti a loro insaputa da misser Aghinolfo, nipote del re di Francia, innamoratosi di Pippa e ospite, a Ululano, di Giovanni Battista Refrigerio — il quale diverrà poi, proprio grazie alla mediazione di Aghinolfo, segretario del re di Francia. Divenuto frequentatore assiduo della casa dei due consorti, Aghinolfo, approfittando dell’assenza temporanea del marito, dichiara il proprio amore a Pippa, che acconsente a consumare il rapporto adulterino consigliandogli di approfittare di una trasferta di Marcasino a valle del Lamone. Accade però che Marcasino, incontrato per caso Zoanne degli Alidosi nella ben più vicina Imola, rientri di notte prima del previsto. Per evitare di svelare il tradimento, Pippa lascia fuggire Aghinolfo approfittando della parziale cecità del marito: oscurando l’occhio sano di Marcasino — e facendogli il gesto delle fiche per sincerarsi che non veda —, giustifica il gesto al consorte sostenendo di avere appena sognato la guarigione dell’occhio malato e di voler quindi verificare la sua condizione.

Personaggi principali

Roberto II d'Angiò (re), Marcasino Ottabuoni (mercante), Egano Lambertino (consigliere), Pippa (moglie), Aghinolfo (nobile), Muzarelli (nobile), Ludovico di Bruni (cittadino), Giovanni Battista Refrigerio (membro della brigata), Zoanne degli Alidosi (cittadino)

Ambientazione

Ululano [Ozzano dell'Emilia] (città), stalla, Romagna (regione), Barbiano (città), Mugello (campagna), Bologna (città), Bologna (università), Francia (nazione), Valle del Lamone (campagna), camera, Imola (città)

Datazione dell'ambientazione

1278? ca. - 1343?

Generi

facezia, novella comica

Epilogo

Nell’ilarità generale, le fanciulle sorridono imbarazzate per «il callido effecto della fiorentina donna». Gregorio Lavagnola si appresta poi a raccontare la novella successiva

Autore: Giovanni Sabadino degli Arienti

DBI: Ghinassi G., "degli Arienti, Giovanni Sabadino", vol. 4 (1962)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1470 - 1492

Luogo di produzione: Bologna

Lingua: volgare

Temi:

beffa, astuzia, dabbenaggine, lussuria, tradimento in amicizia, amore, infedeltà in amore, matrimonio

A cura di: Elena Niccolai