La novella di Dioniso al Sacrofonte

Novella appartenente a: Novelle porretane - Porretane 28

Rubrica

Il re di Franza, intendendo per exemplo avere una infirmitate mortale, per liberarse da epsa fa sposare la figliuola del suo medico a Dionisio, suo caro cavaliero; e poi li fa tagliare la testa.

Incipit

Carolo quinto, re di Franza, retornando da Roma e passando per la nostra citade per andare in Franza, fu retenuto per alcuni giorni da' nostri de quel tempo liberalissimi e splendidi citadini, per onorarlo come primo re de' cristiani.

Explicit

A questo gentilomo adunque non solamente fu licenzia conceduta, ma pregato dolcemente che dicesse. E cusì incominciò.

 

Narratore

Giovanni Sabadino degli Arienti

Trama

Aristotele di Conforti, rinomato medico bolognese, segue Carlo VI a Parigi per divenire suo medico personale. Accade però che un cavaliere caro al re, Dioniso al Sacrofonte, invaghitosi della figlia del medico, Angelica, si intrufoli nella sua abitazione e stupri la giovane. Dopo aver ascoltato la turpe vicenda direttamente da Aristotele, il re decide di smascherare e punire il cavaliere, obbligandolo prima a sposare la fanciulla e poi condannandolo alla decapitazione.

Personaggi principali

Carolo V (Carlo VI) (re-regina), Aristotele de' Conforti (medico), figlio, moglie, Dioniso al Sacrofonte (cavaliere)

Ambientazione

Bologna (città), Parigi (città), corte, camera

Datazione dell'ambientazione

Passato prossimo

Generi

novella tragica

Epilogo

La brigata si interroga a proposito della punizione del re chiedendosi se non sia stata troppo crudele riconoscendo infine che la durezza e la «summa justizia» sono caratteristiche dei regnanti francesi. Prende parola Tibullo, un gentiluomo siciliano, per raccontare una novella «piacevole e vera» a proposito di un buffone di corte.