Novella di Guiffredo e Carmosina
Novella appartenente a: Il Novellino - Novellino 14
Dedicatario
Giacomo Solimena
DBI: Galdi A., "Solimena, Giacomo", DBI, vol. 93 (2018)
Rubrica
Un cavaliero missinese se innamora de una giovane napolitana; sente il patre de lei avarissimo; piglia con lui domestichezza e dàgli guadagno; finge volersi retornare a casa sua; impignali una schiava bene da lui del fatto informata, e quella contamina la figlia; robano il patre e insiemi con lo amante se fuggono; il cavaliero la sposa, retornano a Napoli e godeno de loro amore.
Incipit
Quanto la golosa e rapace avaricia con suoi detestandi vicii se abbia ampliata per tutto l'universo [...] tu, novello Esculapio, col tuo peregrino ingegno lo potrai con non multa difficultà iudicare.
Explicit
[...] mostrarò una abominevole operazione de un goloso avaro, per la quale si potrà comprendere quanto tal vicio occupa l'intelletto, e ogne vertù, onore e contentezza fura.
Narratore
Masuccio Salernitano
Trama
Il cavaliere messinese Guiffredo Seccano (secondo quanto a Masuccio ha raccontato suo nonno Tommaso Mariconda) s'innamora ed è ricambiato dalla giovane napoletana Carmosina: scopre però che il padre di lei, un mercante, per gelosia e per evitare, in quanto avarissimo, di fornirle una dote, la tiene reclusa in casa. Guiffredo, ripetutamente comprando a caro prezzo le mercanzie del padre di Carmosina, riesce a entrare in confidenza con lui. Il cavaliere può così far credere al mercante di dover rimpatriare a Messina, ma di necessitare di trenta ducati che chiede al padre di Carmosina proponendogli in pegno la sua schiava Anna, dalla cui eventuale vendita all'occorrenza l'uomo potrà comunque ricavare settanta ducati. Il mercante accetta e Guiffredo, lasciata la schiava presso di lui, finge di partire, fermandosi in realtà a Procida. In breve tempo rientra a Napoli e si nasconde nella casa attigua a quella di Carmosina. Seguendo le indicazioni della schiava, opportunamente istruita dal cavaliere, la ragazza fugge nottetempo da un passaggio nel pavimento e si congiunge all'amato, portando con sé millecinquecento ducati e altri beni sottratti al padre. I due, mentre il mercante si dispera per le sue perdite, riparano a Ischia. Qui si amano finché la ragazza non rimane incinta: Guiffredo decide allora di sposare Carmosina e il padre si vede costretto ad accettare.
Personaggi principali
Guiffredo Seccano (cavaliere), Carmosina (giovane), padre, Anna (schiavo)
Ambientazione
Napoli (città), Procida (isola), casa, Ischia (isola)
Datazione dell'ambientazione
1386 ca.
Generi
cronaca
Prologo
Masuccio rinnova la sua polemica contro gli avari e i gelosi e nel dedicare la novella al medico Giacomo Solimena gli chiede consiglio sui rimedi per curare l'avarizia e la gelosia.
Epilogo
Masuccio commenta la condotta, a suo dire rischiosa nonostante il lieto fine, tenuta da Carmosina nel seguire Guiffredo. Rileva comunque che a causare la beffa subita dal padre sono state la sua avarizia e la sua gelosia. Passa a introdurre la successiva novella, incentrata su un avaro.
Autore: Tommaso Guardati Masuccio Salernitano
DBI: F. De Propris, "Guardati, Tommaso", vol. 60 (2003)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1476? ca.
Luogo di produzione: Napoli
Lingua: volgareTemi:
furto, beffa, arricchimento, impoverimento, viaggio, avarizia, gelosia, relazione genitori/figli, amore, matrimonio
A cura di: Michel Cattaneo