Novella di Gonnella e i napoletani
Novella appartenente a: Novellae - Morlini 50
Rubrica
De ioculatore Gonnella qui voluit Neapolitanos periclitari
Incipit
In civitate Ferrariae erat quidam scurra nomine Gonnella, qui penes vitulios principes summo in pretio habebatur.
Explicit
Novella indicat Neapolitanos toto in orbe vitiis atque virtutibus cunctos superare homines.
Trama
Il buffone ferrarese Gonnella, attirato dalla fama di arguzia dei Napoletani, va a Napoli per verificare di persona. Vicino alla città vede delle donne che mangiano porri; una di esse tiene il porro come se fosse una lettera. Gonnella le domanda a chi intende inviare quella lettera. La donna risponde che la vuole mandare all'ano perché la imprima con caratteri stampati. Gonnella rimane vergognoso per la risposta ardita. Prosegue nel cammino per la città. Alla fontana del Formello vede una donna la cui camicia per il dimenare del corpo è entrata tra le natiche; Gonnella le fa notare che le natiche le stanno mangiando la camicia. La donna risponde provocatoriamente che la camicia sta pulendole l'ano affinché lui glielo baci. Gonnella, vista l'arguzia di due donnette, ha già inteso quanto spirito hanno i Napoletano e se ne torna a Ferrara.
Personaggi principali
Gonnella (buffone), donna, napoletano
Ambientazione
Napoli (città), Ferrara (città)
Datazione dell'ambientazione
XV sec.
Generi
novella comica
Epilogo
La novella mostra che i Napoletani sono la gente più viziosa.
Autore: Girolamo Morlini
DBI: Pignatti F., "Morlini, Girolamo", vol. 77 (2012)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1520
Luogo di produzione: Napoli
Lingua: latinoA cura di: Sandra Carapezza