Novella del signore di Carpi
Novella appartenente a: Novelle porretane - Porretane 48
Rubrica
El signor de Carpi se fa condure una giovene amata da lui per uno suo camariero. Il quale prima del signor prende piacere cum lei, e cum sua vergogna in premio del fallo la prende contra sua voglia per moglie.
Incipit
Credo, magnifico conte, singular mio compatre, spectabili gentilomini e vui excellente donne, abiate inteso per fama che miser Alberto Pio de Sabaudia fu de Carpi signore gentile, onorato e magnifico, e forsi quanto altro de sua stirpe.
Explicit
E in questa forma dixe.
Narratore
Leonello di Cavallarini
Trama
Alberto Pio de Sabaudia, signore di Carpi, è da tempo innamorato della giovane e bella Terencia, con la quale entra sempre più in confidenza. Un giorno decide così di farla condurre a sé dal suo fidato cameriere Gentile da Formigene per intrattenersi con lei. Raggiunta da Gentile, Terencia non è però pronta per presentarsi al cospetto del signore. Il cameriere la aiuta così a prepararsi degnamente, ma i due (forse un tempo innamorati) finiscono per amarsi e per arrivare di conseguenza in ritardo dal signore. Alberto Pio, intuito l'accaduto, convoca Gentile e, liberalmente, gli comanda allora di prendere in sposa la sua amata Terencia, offrendogli anche un anello. Per punire l'errore del servo il signore delibera nondimeno che la giovane dovrà giacere quella notte con lui. Gentile implora la pietà di Alberto Pio, che in ogni caso congeda il cameriere, attendendolo per l'indomani. Mentre Gentile si dispera, il signore si ritira in camera con Terencia, senza tuttavia toccarla e anzi ammonendola affinché resti rispettosa nei confronti del marito. Il giorno successivo Alberto Pio considera lavata l'onta: restituisce la moglie a Gentile e gli dona inoltre trecento ducati d'oro veneziani. Gli sposi vivranno quietamente senza essere disturbati dal signore.
Personaggi principali
Alberto Pio de Sabaudia, signore di Carpi (signore), Terencina (giovane), Gentile da Formigene (servo)
Ambientazione
Carpi (città)
Datazione dell'ambientazione
Passato prossimo
Epilogo
La brigata e soprattutto le donne commentano la novella, lodando il comportamento del signore e biasimando quello di Gentile. Prende dunque la parola Tideo Mezovillano e inizia a raccontare.
Autore: Giovanni Sabadino degli Arienti
DBI: Ghinassi G., "degli Arienti, Giovanni Sabadino", vol. 4 (1962)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1470 - 1492 ca.
Luogo di produzione: Bologna
Lingua: volgareTemi:
punizione, lussuria, relazione gerarchica signore/domestico, amore, eros, matrimonio
A cura di: Michel Cattaneo