Novella di Marino veneziano
Novella appartenente a: Vari componimenti - Vari componimenti, Novelle 7
Rubrica
Nella seguente novella imparasi quanto si disdica l’amor ai vecchi.
Incipit
Marino Viniziano, giunto all’età di sessanta anni, sendo stato giovane molto lussurioso, s’innamorò d’una giovinetta chiamata Fulvia, bella quanto altra che ve ne fosse, là onde assiduamente la seguitava e per amor di lei, quasi rimbambito, danzava e suonava il ciembalo.
Explicit
Veggendo per tanto i parenti della Fulvia che difender non si potevano dall’indiavolato vecchio, maritaronla ad un forte et ardito giovane, il quale faceva stare il sire di lontano, né aveva ardimento pur di guatare dove ella fosse.
Trama
A Venezia un vecchio lussurioso di nome Marino si innamora della giovane Fulvia, che cerca in tutti i modi di evitarlo, chiamandolo dispregiativamente “sire innamorato”. Una sua vicina, Pomarina, che si diverte molto a beffare chi la circonda, decide di approfittare della situazione per il proprio piacere, suggerendo a Marino di travestirsi con i panni della fornaia e di bussare alla porta di Fulvia. Nel frattempo, avvisa quest’ultima che la fornaia vorrebbe fare da mezzana tra lei e il vecchio, consigliandola di prendere la donna a bastonate non appena la vedrà. Così, quando Marino travestito bussa alla porta di Fulvia, questa lo crede davvero la fornaia e lo bastona finché Pomarina non interviene. Allontanata l’amica, Pomarina, tutta divertita, mente a Marino, spiegandogli che la fornaia ha svelato il piano a Fulvia, per cui il vecchio torna dalla fornaia e la prende a sua volta a bastonate, fino a quando Pomarina non interviene. Marino però non si dà per vinto. Su suggerimento di Pomarina, si traveste da prete e si ferma sotto la finestra di Fulvia, ma, riconosciuto dai vicini, viene da loro colpito con sassi e spazzatura. I parenti della giovane ottengono poi che egli venga bandito dal quartiere. Non ancora pronto ad arrendersi, il vecchio accetta un altro suggerimento di Pomarina: si nasconde dentro una grossa bigoncia chiusa da un coperchio, con una sola fessura per vedere all’esterno, e si fa trasportare da due facchini fino alla casa di Fulvia. Così ogni giorno riesce a vedere l’amata alla finestra, senza essere scoperto da nessuno. Pomarina, però, irritata per non aver ricevuto alcuna ricompensa, copre la finestra della giovane con un lenzuolo, ottenendo così da Marino un fiorino d’oro in cambio dei suoi servigi. Desiderosa di beffare ancora il “sire”, svela la verità al suo padrone, che le chiede di avvisarlo al successivo ritorno di Marino alla casa di Fulvia. Pomarina esegue e il vecchio, colto in flagrante, è portato in tribunale. La situazione però si risolve grazie a un cavillo: Marino dice infatti, come gli aveva suggerito a suo tempo Pomarina, che non ha contravvenuto al divieto, poiché non si è recato da Fulvia, ma vi è stato portato. Pur cavandosela, subisce un più restrittivo bando dal quartiere della ragazza. Per tutelare Fulvia, i parenti la mandano fuori città, nel monastero di San Iacomo dalla Palude. Il vecchio non desiste e fa in modo di incontrare nuovamente Pomarina, per chiedere il suo aiuto. La giovane gli suggerisce allora di fingere di essere un cavaliere genovese deceduto, desideroso di essere sepolto nel monastero. Egli esegue, chiedendo l’aiuto di alcuni gentiluomini e, con una grande messinscena, viene portato al cospetto di Fulvia e delle monache. Una di esse però si accorge che il cadavere respira e suggerisce a Fulvia di provare con la sua mano se esce aria dal naso del morto. Non appena ha la mano dell’amata vicino al viso, Marino va per baciarla, terrorizzando la ragazza, che scappa, inseguita dall’uomo. Quando lo riconosce, Fulvia inveisce contro il vecchio. Alcuni dei presenti sono irritati dalla trovata, altri molto divertiti: alla fine tutto si risolve in una festa. I parenti di Fulvia capiscono che l’unico modo per tenere lontano il vecchio è fare sposare la ragazza con un giovane forte e così fanno, tanto che il vecchio intimorito non osa più nemmeno guardare l’amata.
Personaggi principali
Marino (vecchio), Fulvia (giovane), Pomarina (giovane), parenti di Fulvia (-), monaco, gentiluomo, fornaio, vicini di Fulvia (vicino)
Ambientazione
Venezia (città), casa di Fulvia (casa), san Iacomo dalla Palude (convento)
Datazione dell'ambientazione
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Generi
esempio, novella comica
Autore: Ortensio Lando
DBI: Adorni Braccesi S. - Ragagli S., "Lando, Ortensio", vol. 63 (2004)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1552
Luogo di produzione: Venezia
Lingua: volgareTemi:
beffa, travestimento, conflitto fisico, formazione, dabbenaggine, lussuria, astuzia, eros
A cura di: Flavia Palma