Novella di Nicolò Lione e Lucina

Novella appartenente a: Vari componimenti - Vari componimenti, Novelle 8

Rubrica

Nella presente novella s’impara di quanto bene sia alcuna volta cagion l’amore.

Incipit

Nicolò Lione, di nazione Albanese, venne col padre ad abitare in Vinegia, né molto tempo vi stette che ’l vecchio padre morì e, perché era cavaliere a spron d’oro, gli si fece fare orrevole sepoltura.

Explicit

Udito ch’ebbe l’ecclesiastico tribunale le vive ragioni di Nicolò, determinò che la donna di Nicolò fosse et al calzolaio libera facultà fu concesso di poter sposare altra donna.

 

Trama

Nicolò Lione, mercante di origini albanesi, si trasferisce con i genitori a Venezia e, alla morte del padre, diviene ricchissimo. Si innamora della moglie di un calzolaio, Lucina, ma la giovane resta fedele al marito, alimentando così la passione di Nicolò. Alla vigilia della sua partenza per un lungo viaggio nelle Fiandre, il giovane raccomanda alla madre Marzia di prendersi cura dell’amata e di seppellirla nella tomba di famiglia nel caso di una sua prematura morte. Madonna Marzia accetta. Trascorre poco meno di un anno e Lucina, mangiando con il marito, inghiotte un osso e perde conoscenza: tutti la credono morta e a nulla serve l’intervento dei medici chiamati da madonna Marzia. Questa allora fa seppellire la giovane nella tomba di famiglia, come il figlio le aveva ordinato. L’indomani Nicolò fa ritorno e, informato dell’inspiegabile dipartita dell’amata, si convince che possa essere solo svenuta. Perciò la tira fuori dal sepolcro e la prende in braccio per portarla a casa propria. Lungo la strada inciampa sugli scalini di un ponte, facendo cadere Lucina: grazie al colpo, l’osso esce dalla gola della giovane, che riprende conoscenza. Portata a casa di Nicolò, Marzia si prende cura di lei, le rivela i sentimenti del figlio e le fa notare che, essendo ‘morta’, i suoi voti nuziali non sono più validi. Perciò, non appena si è ripresa, Nicolò la sposa, dichiarando ai conoscenti di averla portata con sé dalle Fiandre, e ben presto ha da lei due figli. Dopo un po’ Lucina riprende a frequentare la società: tutti sono colpiti dalla sua bellezza, che finisce per attirare le attenzioni del suo primo marito. Questi la riconosce e si appella al tribunale ecclesiastico per riaverla. La giustizia però dà ragione a Nicolò, il quale fa notare che la morte rescinde i voti coniugali e che è merito delle sue cure se Lucina è viva. Anche al calzolaio è concessa dunque la possibilità di sposarsi di nuovo.

Personaggi principali

Nicolò Lione (mercante), Lucina (giovane), il calzolaio (marito), madonna Marzia (madre), padre di Nicolò (padre), membri del tribunale ecclesiastico (gentiluomo)

Ambientazione

Venezia (città), casa di Nicolò (casa)

Datazione dell'ambientazione

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Generi

esempio, novella a lieto fine

Autore: Ortensio Lando

DBI: Adorni Braccesi S. - Ragagli S., "Lando, Ortensio", vol. 63 (2004)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1552

Luogo di produzione: Venezia

Lingua: volgare

Temi:

scambio di persona, giustizia, buona fortuna, morte naturale, dabbenaggine, retorica, pudicizia, relazione genitori/figli, amore, fedeltà in amore, matrimonio

A cura di: Flavia Palma