Novella del frate e dei due porci
Novella appartenente a: Il Novellino - Novellino 18
Dedicatario
Antonio Sanseverino
Rubrica
Un fratoccio de santo Antonio con le gliande percantate campa dui porci da morte; la patrona li dona una tela; vene il marito e se ne turba; seque il fratoccio per reaverla; lui il vede da longi, bòtta fuoco dentro la tela e rendela al patrone; il fuoco bruscia la tela, e le brigate tengono che sia miraculo, conducenolo a la terra, e raduna de buona roba.
Incipit
Insino a tanto, eccellente e vertuoso signor mio, che con la mia insofficiente lira darò opera, scrivendo, a cantare le accumulate vertù, che nel tuo giovenile e peregrino spirito dimorano como in loro conveniente seggio, ho voluto sulo per arra la presente facetissima novella mandarte [...].
Explicit
[...] [e questa, non diviando] dal priso ordene, racontarò.
Narratore
Masuccio Salernitano
Trama
Un frate minore conventuale e il suo fante, elemosinando, pervengono alla casa di un ricco massaro, in cui ci sono due grandi porci. Il frate fa credere alla moglie dell'uomo, in quel momento assente, che i maiali stiano per morire mandando a monte ogni guadagno dalla loro vendita, ma il religioso potrebbe salvarli grazie a delle ghiande incantate di cui i frati possono disporre. I porci vengono quindi "salvati" grazie alle ghiande e la donna ricompensa il religioso con una tela. Tornato dai campi, il massaro scopre l'inganno e intende recuperare la tela: si mette dunque all'inseguimento del frate con sei giovani armati. Il religioso, scorgendo il gruppo, nasconde nella tela un acciarino e un'esca e, nel restituire il maltolto all'uomo, lo avvisa che il fuoco di sant'Antonio si abbatterà sui suoi beni. La tela effettivamente s'incendia e il massaro prega il frate di intervenire: la tela viene spenta con un apparente miracolo e il frate, ricondotto alle terre dell'uomo, viene infine ricoperto di offerte.
Personaggi principali
frate, Martino (garzone), moglie, contadino, giovane
Ambientazione
Cerignola (città)
Datazione dell'ambientazione
Passato prossimo
Generi
cronaca
Prologo
Masuccio dedica ad Antonio Sanseverino la novella, dalla quale egli vedrà come i religiosi facendosi credere santi inducano gli sciocchi a riempirli di soldi.
Epilogo
Masuccio esplicita come le tre novelle appena raccontate dimostrino la varietà delle arti con cui gli uomini senza grandi fatiche riescano ad arricchirsi. Introduce poi la novella seguente.
Autore: Tommaso Guardati Masuccio Salernitano
DBI: F. De Propris, "Guardati, Tommaso", vol. 60 (2003)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1476? ca.
Luogo di produzione: Napoli
Lingua: volgareTemi:
beffa, arricchimento, punizione, miracolo
A cura di: Michel Cattaneo