Novella di Vilio Brigantello e il ladro

Novella appartenente a: Le piacevoli notti, libro secondo - Piacevoli notti secondo libro XIII 5

Rubrica

Vilio Brigantello amazza un ladro il qual era posto nelle insidie per amazzar lui.

Incipit

Dice il famosissimo poeta che chi prende diletto di far frode non si diè lamentar s’altrui l’inganna.

Explicit

E per onorar il valore del magnanimo suo capitano, doppo molte lagrime e sospiri, lo diedero al mare che lo nascondesse, e così quello che se aveva imaginato di tradire e ingannare lo arteggiano, fu tradito e ingannato da lui.

 

Narratore

Bernardo Capello

Trama

Vilio Brigantello è un artigiano molto ricco ma che occulta la sua ricchezza, vivendo in una casa povera, solo e mangiano cibi frugali per non destare l’attenzione dei ladri. Alcuni ladri tuttavia pensano di derubarlo, ma non riescono a forzare la porta. Pongono uno di loro in un sacco e chiedono a Vilio di custodire il sacco in casa sua per la notte, cosicché uno di loro penetri con questo stratagemma dentro la casa e poi apra la porta agli altri. Vilio acconsente, ma poi sospettoso vede che il sacco si muove e lo bastona. I compagni del ladro, visto che il compagno non ha aperto la porta, l’indomani vanno a reclamare il sacco. Vilio glielo rende dicendo di restituir loro un morto per un vivo.

Personaggi principali

Vilio Brigantello (artigiano), ladro

Ambientazione

Pistoia (città), bottega

Datazione dell'ambientazione

Passato prossimo

Generi

novella comica, racconto morale

Prologo

Si alza in piedi Veronica di Sant’Orbat per iniziare la sua favola, con quale vuole dimostrare che spesso chi vuole ingannare viene ingannato.

Epilogo

La Signora prega Bernardo Capello di dire il suo enigma. Lui dice:
Nacqui di padre sol né madre alcuna
ebbi giamai, e doppo ch’io fui nato
così mi destinò la mia fortuna,
che fra tutt’uomo fussi nudrigato.
In poco tempo crebbi per ciascuna
parte del mondo e soin già sì avezzato
che quantunque mi mostri ad alcun rio
a molti aggrada e piace l’esser mio.
Molti pensano di avere capito l’enigma, ma in verità si sbagliano. Capello risolve così: è il gioco. L’enigma piace in particolare a Antonio Bembo, gran giocatore. La Signora chiede a Chiara, moglie di Girolamo Guidiccione di proporre la sua favola.

Sezioni poetiche

Forma incipitMetricaNote
Nacqui di padre sol né madre alcunaottavaABABABCC

Autore: Giovan Francesco Straparola da Caravaggio

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1553

Luogo di produzione: Venezia

Lingua: volgare

Temi:

furto, vendetta, punizione, omicidio, avarizia, astuzia

A cura di: Sandra Carapezza