Novella dell’orafo
Novella appartenente a: Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo - Peregrinaggio 3
Incipit
Ritruovasi nell’India una città sopra la marina, Zeheb nominata, ad un ricco e gran signore idololatra, che il leone adora, soggetta.
Explicit
Poscia, assignato all’altro oraffo, che ’l latrocinio gli avea palesato, un podere alla città vicino, colla cui rendita potesse la famiglia sotto nutricare, ed essi anco fatti insieme riconciliare, allegri e lieti alle lor stanze li rimandò.
Trama
Nella città indiana di Zeheb regna un sovrano idolatra, che venera il leone. Questi commissiona a un orafo una statua dell’animale in oro massiccio, che tutti lodano per la sua perfezione e che garantisce al suo creatore fama e ricchezza. Gli altri orafi, invidiosi, cercano di trovare all’opera dei difetti, ma soltanto uno di essi, essendo astuto, si rende conto che l’artefice non ha usato tutto l’oro affidatogli dal sovrano. Non sa però come dimostrare la sua intuizione e chiede dunque aiuto alla moglie. Quest’ultima sfrutta la propria amicizia con la moglie dell’orafo reale per carpire con l’inganno alla sciocca donna il sistema per pesare la statua. Venuto a conoscenza del segreto, l’orafo invidioso si reca dal sovrano e gli racconta la verità. Il re fa così pesare il leone e scopre il furto perpetrato a suo danno del primo orafo, che viene imprigionato in un’alta torre in attesa di essere condannato a morte. La moglie dell’uomo, sentendosi responsabile, aiuta il marito a fuggire, sfruttando delle corde e una carrucola. In questo modo il primo orafo fugge, lasciando però la sposa imprigionata nella torre a subire la condanna a morte, poiché la ritiene responsabile della sua sciagura. Il sovrano, informato dall’accaduto ed enormemente divertito dalla situazione, perdona il primo orafo e lo fa riconciliare sia con la moglie sia con il suo delatore.
Personaggi principali
re, primo orafo (orafo), moglie del primo orafo (moglie), secondo orafo (orafo), moglie del secondo orafo (moglie)
Ambientazione
Zeheb (città), corte, torre
Datazione dell'ambientazione
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Generi
novella comica
Epilogo
La novella ha dilettato enormemente Bahram e la sua corte, in particolare per la strana beffa giocata dall’orafo alla moglie.
Autore: Cristoforo Armeno
DBI: Melfi E., "Cristoforo Armeno", vol. 31 (1985)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1557
Luogo di produzione: Venezia
Lingua: volgareTemi:
furto, beffa, conflitto fisico, vendetta, scambio di persona, premio, dabbenaggine, cupidigia, astuzia, ingratitudine all'interno di relazioni gerarchiche, relazione gerarchica re/suddito, tradimento all'interno di relazioni gerarchiche, amicizia, amicizia femminile, tradimento in amicizia, fedeltà in amore
A cura di: Flavia Palma