Novella di Ridolfo fiorentino
Novella appartenente a: Novelle - Novelle 5
Incipit
Ridolfo fu giovane fiorentino di grazioso aspetto e di famiglia, nella sua città, onorata; il quale, per la morte del padre, essendo di possessioni e di contadi rimaso ricchissimo e senz’altro governo che di se medesimo, era generalmente da tutti i giovani fiorentini per la sua bellezza amato sommamente e veduto volentieri.
Explicit
Quello che poi del garzon divenisse non seppi già mai; ma troppo non vi sono mancati di quelli che hanno affermato che a lui altresì perdonò, e che tutti tre vissono poi lunga pezza in buona concordia, non si sapendo qual più si fusse moglie a Ridolfo d’ambedui, il garzone o Beatrice.
Trama
A Firenze vive un giovane di nobile famiglia, Ridolfo, che per la sua bellezza attira l’attenzione di molti uomini più vecchi di lui e, una volta divenuto adulto, a sua volta dimostra di essere attratto dai ragazzi. Parenti e amici lo rimproverano per questo, spronandolo a sposarsi. Ridolfo comincia a pensare che il matrimonio potrà migliorare la propria reputazione, per cui sposa una giovane, Beatrice Tornabuoni. Ben presto, tuttavia, la ragazza si rende conto che il marito preferisce la compagnia degli uomini: Ridolfo infatti assume un giovanotto, con la scusa di avere bisogno di un cameriere, e lo usa come amante. Beatrice sopporta la situazione per un po’; poi, stanca del fatto che il marito la ignora, decide di comportarsi come lui e seduce il servitore. Questi è talmente soddisfatto della sua nuova relazione segreta con Beatrice da trascurare Ridolfo, che si accorge così delle attività della moglie e decide di vendicarsi. Un giorno, fingendo di volersi recare con lei nel contado, la porta in un luogo isolato e, dopo averle rinfacciato le sue colpe, le annuncia di avere intenzione di ucciderla. Beatrice però ha un piano: dicendo di non avere il coraggio di guardare la morte in faccia, si getta a terra, dando le spalle al marito, e si tira sulla testa i vestiti, mostrando così allo sposo il sedere scoperto. L’uomo, colpito dalla bellezza del corpo della moglie, si rammarica di essersene privato fino a quel momento e perdona la donna. Non si sa bene cosa sia successo invece al servitore, ma molti sostengono che anche lui sia stato perdonato e che i tre abbiano continuato a frequentarsi felicemente per lungo tempo.
Personaggi principali
Ridolfo (gentiluomo), Beatrice Tornabuoni (moglie), amante di Ridolfo (servitore)
Ambientazione
Firenze (città), casa di Ridolfo (casa), campagna
Datazione dell'ambientazione
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Generi
novella a lieto fine, novella erotica
Autore: Francesco Maria Molza
DBI: Pignatti, Franco, "Molza, Francesco Maria", vol. 75 (2011)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1525 ca.
Luogo di produzione: Roma
Lingua: volgareTemi:
conflitti uomo/donna, conflitto fisico, conflitto fisico individuale, vendetta, lussuria, astuzia, ingegno, eros, infedeltà in amore, matrimonio
A cura di: Flavia Palma