Novella del figlio del re di Tunisi

Novella appartenente a: Il Novellino - Novellino 48

Rubrica

Uno figliolo del re de Tunisi è priso da' corsali e venduto a Pisa; lo patrone gli pone amore adosso, e in processo de tempo gli dona libertà, e, non cognosciuto, nel rimanda a casa; quale poco appresso divene re de Tunisi; il pisano non dopo molti anni è priso da fuste de mori, e a lo re, senza cognoscerlo, è dato in sorte per scavo; quale recognoscendo, per gratitudine fa fare la sorella cristiana, e con gran parte de tesori gliela dà per muglie, e ricchissimo nel rimanda a Pisa.

Incipit

Cognoscendo, illustrissimo signore mio, la gratitudine non sulo a te essere innata passione, ma a guidardonare de' servicii recevuti ogne altro magnanimo e liberale avanzare, sì como gli effetti me ne possono ad altri fare rendere testimonio, non ho voluto la presente novella, de liberalità e gratitudine fabricata, ad altro che a tua signoria, e meritamente, la intitulare [...].

Explicit

[...] quale, per esempio e approbazione de essa nostra indubitata e verissima fede, deve essere con eterna memoria preconizzata.

 

Narratore

Masuccio Salernitano

Trama

Il figlio del re di Tunisi, Malem, durante uno scontro navale, viene catturato dai corsari catalani. I prigionieri sono venduti come schiavi e Malem viene acquistato da un nobile giovanotto pisano, Guidotto Gambacorta. Il padrone, ignaro del lignaggio del ragazzo, prende subito in simpatia per i suoi modi il giovane, che ribattezza Martino, al punto da farlo istruire e da trattarlo alla stregua di un amico. Tale è il legame tra i due che Guidotto propone a Martino di convertirsi al cristianesimo e sposare una buona fanciulla. Il giovane è però costretto a rifiutare, impedito dalla sua religione, ma promette a Guidotto che lo ricompenserà qualora gli concedesse di tornare da suo padre, che spaccia per un ricco mercante. Il pisano acconsente di buon grado e si congeda dall'amico, che torna a Tunisi e, alla morte del padre, diviene re. Frattanto Guidotto, costretto in esilio a Messina per questioni cittadine, nel viaggio per mare viene preso dai mori e venduto come schiavo proprio al re di Tunisi. Riconosciuto da Malem, nel quale Guidotto scopre a sua volta il suo Martino, il pisano viene liberato. Gli amici si ricongiungono e Guidotto viene trattato come un re. Dopo un anno trascorso insieme, Malem domanda a Guidotto se preferisca restare a Tunisi con lui o tornare a Pisa. Vinto dall'amore di patria e della famiglia, Guidotto sceglie di tornare. Malem allora lo congeda con ricchi doni e dandogli in sposa la sorella Maratra, fatta convertire al cristianesimo.

Personaggi principali

re di Tunisi (re), pirata, Malem/Martino (giovane), Guidotto Gambacorta (nobile), Maratra (sorella)

Ambientazione

mare, Pisa (città), Tunisi (città)

Datazione dell'ambientazione

1282 ca. - Datata

Generi

cronaca

Prologo

Masuccio indirizza al dedicatario, per la sua indole magnanima, la novella che tratta di gratitudine e liberalità.

Epilogo

Masuccio celebra la virtù dei due protagonisti della novella. Introduce quindi la successiva.

Autore: Tommaso Guardati Masuccio Salernitano

DBI: F. De Propris, "Guardati, Tommaso", vol. 60 (2003)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1476? ca.

Luogo di produzione: Napoli

Lingua: volgare

Temi:

prigionia, virtù, gratitudine, liberalità, amicizia

A cura di: Michel Cattaneo