Novella di Faustino ed Eugenia

Novella appartenente a: I Diporti - Diporti 14

Rubrica

Faustino ama Eugenia e la vista di lei si gode in una chiesa, e perché Nastagio de’ Rodiotti gran parte del suo piacer gli vieta, gli fa una solennissima burla e fuor di quella chiesa per sempre tutto scornato lo fa uscire.

Incipit

Fu già nella ricca e nobile città di Bologna un valoroso e accorto giovane nomato Faustino, di chiarezza di sangue, di bellezza di corpo e d’animo e di avere, quanto altro fusse a’ suoi giorni, da Dio, dalla fortuna e dalla natura aitato.

Explicit

La qual cosa tanto diede a ridere a tutta la città quanto fu di commodo a i due gentili amanti, però che egli da quella mattina innanzi mai si lasciò più vedere nella detta chiesa, ove egli era stato per novello cristiano raccomandato, donde per vecchio giudeo doveva meritamente essere iscacciato, tali e tanti erano i contratti che con usura egli tuttodì faceva.

Bibliografia

 

Narratore

Lo Spira [Fortunio Spira]

Trama

A Bologna un giovane gentiluomo molto ricco, Faustino, è follemente innamorato di Eugenia, che lo ricambia. I genitori della ragazza cercano però di tenerla lontana il più possibile dall’amato, perché sono convinti che egli non sia intenzionato a sposarla dato il divario economico e sociale che li separa. Faustino non si arrende e, avvisato da Eugenia che la madre ha l’abitudine di portarla a messa molto presto, comincia a frequentare anche lui la chiesa alla stessa ora, travestito in modo tale da non essere riconosciuto da nessuno se non dall’amata. Alla celebrazione partecipa abitualmente anche un mercante di biade da poco trasferitosi a Bologna, messer Nastagio de’ Rodiotti, che cerca di riparare in questo modo alla pratica dell’usura. Il mercante è tuttavia una presenza molesta per Faustino, perché si siede sempre nel mezzo degli innamorati e osserva con attenzione tutto ciò che il giovane fa, impedendogli di guardare liberamente l’amata. Faustino decide allora di liberarsi di Nastagio: va dal sacerdote e gli dice che l’uomo è un ebreo appena convertito, che non accetta le elemosine dei confratelli nonostante la terribile povertà in cui vive. La domenica seguente, durante una grande festa, il prete, davanti ai moltissimi fedeli lì accorsi per l’occasione, addita Nastagio come un povero ebreo convertito, invitando tutti i presenti a fargli delle offerte, anche contro la sua volontà. La gente si accalca attorno al mercante ricoprendolo di elemosine, ma anche di lividi per la foga. Alla fine Nastagio inveisce contro il prete, che capisce troppo tardi di aver commesso un errore, mentre Faustino ottiene ciò che vuole, dato che il mercante non si presenterà più in quella chiesa.

Personaggi principali

Faustino (innamorato), Eugenia (giovane), madre di Eugenia (madre), Nastagio de' Rodiotti (mercante), prete, fedele

Ambientazione

Bologna (città), chiesa

Datazione dell'ambientazione

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Generi

novella a lieto fine, novella comica

Epilogo

Contarini loda lo Spira per aver narrato una beffa così ingegnosa.

Autore: Girolamo Parabosco

DBI: Ghirlanda D. - Collarile L., "Parabosco, Girolamo", vol. 81 (2014)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1550 ca.

Luogo di produzione: Venezia

Lingua: volgare

Temi:

beffa, conflitto fisico, conflitto fisico collettivo, punizione, buona fortuna, dabbenaggine, cupidigia, astuzia, relazione genitori/figli, amore, corteggiamento

A cura di: Flavia Palma