Novella di Trofone
Novella appartenente a: Il Novellino - Novellino 12
Dedicatario
Iñigo d'Avalos conte camerlengo
DBI: "Avalos, Iñigo d', conte di Monteodorisio", DBI, vol. 4 (1962)
Rubrica
Un giovene ama la muglie de un oste; travestese in donna vidua e con sua brigata de notte arriva ne l'albergo de l'oste, quale con colorata accagione pone la travestita vidua a dormire con la muglie; quale dopo alcun contrasto gode con la amante, e lo oste senza accorgersene è a doppio pagato.
Incipit
Persuadome, eccellente e vertuosissimo signore, che gli filosofanti investigatori de superiore intelligenzie [...] non ebber mai tanta sottilità de intelletto e isvigliazione de ingegno [...].
Explicit
[...] fu la burla sì faceta e bella, ch'io medesmo, scrivendola, de ridere non me posso per alcun modo contenire; de la quale, quanti sono oggi nella nostra cità, me ne ponno rendere verissimo testimonio.
Narratore
Masuccio Salernitano
Trama
L'amalfitano Trofone, molto geloso della sua bella moglie, apre un albergo a Salerno. Un gentiluomo s'innamora della donna: prima la fa avvicinare per suo conto da una domestica e ottiene di incontrarla in chiesa, poi si traveste da nobile vedova di passaggio in città. Alcuni compari convincono l'oste che sia più conveniente far dormire la vedova non nell'albergo con gli uomini che la accompagnano, ma con altre donne. Trofone sistema così la finta vedova in casa propria, con la moglie. Il gentiluomo si rivela allora alla donna e la persuade a godere della notte insieme e si organizzano per continuare il loro rapporto clandestino.
Personaggi principali
Trofone (oste), moglie, gentiluomo, servitore
Ambientazione
Salerno (città), Sant'Agostino (chiesa), casa
Datazione dell'ambientazione
1417 ca. - 1431 - Datata
Generi
cronaca
Prologo
Rivolgendosi al dedicatario Masuccio sostiene che filosofi e sapienti non sarebbero ingegnosi e svegli quanto gli innamorati. Nemmeno deve destare meraviglia l'astuzia delle donne che si dispongano a ingannare i mariti gelosi. Se ne può concludere che non c'è rimedio quando i propositi di un innamorato e di una donna malintenzionata si uniscono.
Epilogo
Masuccio non dubita che alcune donne ritenute savie diranno di preferire di morire piuttosto che cedere a un amante come successo alla giovane della novella e prega che non capiti a loro una simile disgrazia. Si interroga poi sul ruolo di sensale svolto dalla domestica. Passa infine a introdurre la novella seguente.
Autore: Tommaso Guardati Masuccio Salernitano
DBI: F. De Propris, "Guardati, Tommaso", vol. 60 (2003)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1476? ca.
Luogo di produzione: Napoli
Lingua: volgareTemi:
beffa, travestimento, astuzia, gelosia, corteggiamento, eros, infedeltà in amore
A cura di: Michel Cattaneo