La novella di Rosello e Maria
Novella appartenente a: Novelle porretane - Porretane 11
Rubrica
Rosello, omo de arme, rubba a dui peregrini una figliuola vestita da uomo per ragazo, poi cognoscendola la piglia per moglie e, venendo cum lei da Roma, la lassa per morta; e lui prendendo un'altra moglie, retorna la prima e lassa la secunda; e lui morendo, epsa se fa monaca de sancta Clara.
Incipit
Quando in la nostra terra de Bagnara del distrecto de Imola, clarissima brigata, dimorava, nel tempo de la insignita memoria del valoroso signor Guidazzo di Manfredi, da tutti li populi de la Flamminia per sua justizia e liberalitate non poco amato, e per essere stato lui in opera d'arme tanto strenuo e fidele quanto altro duca de armati recordare se possa, se partie de l'ultime parte de Fiandra dui fiamenghi, marito e moglie, per andare a Roma per loro divozione; e seco avevano una sua bellissima figliuola nominata Maria, di etate de 14 anni, in abito de uomo vestita, adziò non fusse la sua virginitate contaminata.
Explicit
La brigata queste parole audendo e cum ridente boca existendo silenti, maestro Cristoforo incominciò a dire.
Narratore
Pietro Andrea Morsiano
Trama
Durante la signoria imolese di Guidantonio Manfredi, due pellegrini fiamminghi si dirigono verso Roma con la figlia Maria — travestita da ragazzo per evitare molestie —, la quale gli è però sottratta da un uomo d’armi, Rosello, e dai suoi compagni. Giunti a Imola, Rosello, su sollecitazione di Millimatti, comincia a nutrire dei dubbi rispetto al sesso di Maria, scambiata per uomo e assunta come nuovo servitore: chiede quindi alla giovane di spogliarsi. Disperata, Maria rivela di essere una donna, ma trova pietà in Rosello, che decide di sposarla. Su richiesta di Maria, i coniugi si trasferiscono a Bologna, dove Rosello dismette le armi vivendo di rendita e del lavoro sartoriale della consorte. Ricordandosi della devozione dei genitori, Maria decide assieme a Rosello di andare a Roma, dove però si ammala gravemente. Prevedendo una morte imminente, Rosello decide di risparmiarsi la tormentosa vista del suo trapasso e di tornare a Bologna senza di lei. Trascorsi sei mesi, Rosello è intento a risposarsi, ma durante il giorno delle nozze trova Maria, viva e vegeta, alla porta di casa: la donna era infatti insperabilmente guarita ed era tornata a cercare il marito. Rosello annulla così le seconde nozze e trascorre con lei tre anni prima di morire. Rimasta vedova e senza figli accanto, Maria decide di farsi monaca nel monastero di Santa Clara del Corpo di Cristo, dove continua tuttora a vivere raccontando a chi lo desideri le varie vicissitudini della propria esistenza.
Personaggi principali
marito, moglie, Maria (figlio), viaggiarore-viandante, viaggiarore-viandante, Rosello (cittadino), servitore, Pietro Andrea Morsiano (sarto), Millimatti (uomo), Joanna de Brighenti (donna), Nicolò Scarduino (notaio), vedova, monaco, oste
Ambientazione
Flamminia (regione), Fiandre (nazione), Roma (città), Imola (città), Faenza (città), Castel Bolognese (città), San Lazzaro (città), Bologna (convento), Bologna (convento)
Datazione dell'ambientazione
1439 ca. - 1448 ca. - Passato prossimo
Generi
novella a lieto fine
Epilogo
Dopo aver rivolto le opportune lodi alla novella appena ascoltata, Cristoforo di Francuzzi decide di raccontare una novella comica.
Autore: Giovanni Sabadino degli Arienti
DBI: Ghinassi G., "degli Arienti, Giovanni Sabadino", vol. 4 (1962)
Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1470 ca. - 1492 ca.
Luogo di produzione: Bologna
Lingua: volgareTemi:
furto, conflitto fisico, arricchimento, travestimento, formazione, morte naturale, fede, lealtà, relazione genitori/figli, fedeltà in amore, gratitudine in amore, matrimonio
A cura di: Elena Niccolai