Novella di Ariete

Novella appartenente a: Il Novellino - Novellino 50

Rubrica

Uno cavaliero castigliano, dal conte d'Armignaca faorito, serve il re de Francia; deventa gran maestro; la figliola del conte se ne innamora de lui e la sua persona gli offere; il cavaliero per propria vertù refiuta l'invito; il conte il sente e per gratitudine gli la dà per muglie, e 'l re il fa gran signore divinire.

Incipit

Reducome a memoria, generoso e magnanimo Buffilo, che tu non sulo fusti principio de 'l mio adormito ingegno svegliare, ma potissima accagione de farmi quasi, scrivendo, immortale tra' mortali cognoscere e connumerare.

Explicit

[...] me forzarò per il curso naufragio al porto l'ancore fermare, e degli selvani e senza pecore pastori imitare li custumi. Vale.

 

Narratore

Masuccio Salernitano

Trama

Il cavaliere castigliano Piero Lopes d'Ayala ha un figlio, Ariete. Il giovane finisce per uccidere in una zuffa un favorito del re e decide di conseguenza di lasciare la città e fuggire in Francia. Qui diventa uomo d'arme al servizio del duca d'Armignaca, distinguendosi nella guerra contro gli inglesi per la sua virtù, entrando così nelle grazie sia del signore sia del re di Francia. In occasione di un festeggiamento per le vittorie, Ariete viene notato dalla figlia del duca, che si innamora di lui. Il giovane, per rispetto verso il suo signore, però la rifiuta. La giovane gli scrive allora una lettera in cui minaccia di togliersi la vita se lui si ostina a rifiutarla: il messo incaricato di consegnarla, tuttavia, si insospettisce e sottopone la missiva al padre della donna, il quale ne resta interdetto, ma decide di farla comunque recapitare ad Ariete per studiarne le mosse. Anche la risposta di Ariete viene trasmessa al duca: il giovane continua a rifiutare la fanciulla, a cui prospetta quale unica via percorribile per avere il suo amore il matrimonio, che comunque è impraticabile a causa del loro diverso status. Il duca resta colpito dalla lealtà di Ariete e, d'accordo con il re, stabilisce di dare in sposa sua figlia al suo uomo. Il matrimonio viene celebrato e il giovane fatto capitano dell'esercito e insignito del titolo di conte. Ariete può infine richiamare a sé il padre, che si rallegra dei successi del figlio.

Personaggi principali

Ariete (cavaliere), Piero Lopes d'Ayala (cavaliere), d'Armignaca (duca), di Francia (re), figlio, messaggero

Ambientazione

Toledo (città), Francia (---)

Datazione dell'ambientazione

Passato remoto

Prologo

Masuccio, avendo trattato nell'ultima parte del libro di gratitudine, non può esimersi dall'indirizzare una novella al dedicatario, cui è sommamente grato.

Epilogo

Masuccio loda il comportamento del re di Francia e di Ariete. Si avvia poi a congedarsi dal "Novellino".

Autore: Tommaso Guardati Masuccio Salernitano

DBI: F. De Propris, "Guardati, Tommaso", vol. 60 (2003)

Periodo di composizione/ data di pubblicazione: 1476? ca.

Luogo di produzione: Napoli

Lingua: volgare

Temi:

premio, omicidio, guerra, lussuria, gratitudine, matrimonio

A cura di: Michel Cattaneo